I DIPENDENTI PUBBLICI PRESIDIANO IL MINISTERO DELLA FUNZIONE PUBBLICA A ROMA E BLOCCANO CORSO VITTORIO. IL 30 SI REPLICA.

LA SPENDING REVIEW COLPISCE I DIPENDENTI PER CANCELLARE I SERVIZI PUBBLICI.

Roma -

Le voci sull’assenza del Ministro dal tavolo con i sindacati indignano la piazza.

A Roma piazza Vidoni si è riempita di tanti lavoratori pubblici, provenienti da tutti i comparti della P.A., per il presidio indetto questa mattina dall’USB Pubblico Impiego in concomitanza con l’incontro fra il Ministro Patroni Griffi ed i sindacati, fissato oggi presso il ministero della Funzione Pubblica.

 

Fra i lavoratori in presidio serpeggia il malumore alla notizia, in attesa di conferma, sull’assenza ministro dal tavolo che, secondo USB P.I., precluderebbe confronto e risposta su temi rilevanti quali la spending review, con i tagli ai servizi e ai posti di lavoro, la soppressione delle province, e una riposta certa sul paventato taglio delle tredicesime.

 

La delegazione USB P.I., che oggi è composta anche da rappresentanti dei lavoratori precari, verificherà le condizioni di svolgimento del confronto e deciderà come proseguire la mobilitazione.

 

Aggiornamento h.12,30

 

PUBBLICO IMPIEGO: A ROMA LAVORATORI BLOCCANO CORSO VITTORIO EMANUELE.

Confermata l’assenza del ministro dal tavolo con le organizzazioni sindacali

 

Gridando slogan contro il governo, la spending review e contro lo smantellamento della P.A., tanti lavoratori pubblici, che dalla prima mattina a Roma stavano partecipando al presidio indetto da USB P.I. al ministero della Funzione Pubblica, hanno bloccato la centralissima corso Vittorio Emanuele, davanti alla sede di palazzo Vidoni.

 

Il traffico nell’area è al momento paralizzato ed passeggeri degli autobus abbandonano le vetture per proseguire a piedi.

 

La protesta si è accesa a fronte della conferma dell’assenza del ministro Patroni Griffi dal tavolo con le organizzazioni sindacali, che era stato fissato per questa mattina presso la sede del ministero e che avrebbe dovuto affrontare temi rilevanti quali la spending review, con i tagli ai servizi e ai posti di lavoro, la soppressione delle province, il paventato taglio delle tredicesime.

Aggiornamento h.14,20

 

PUBBLICO IMPIEGO: USB, LA MOBILITAZIONE CONTINUA E NON ESCLUDIAMO SCIOPERO. LUNEDÌ 30 DI NUOVO IN PRESIDIO ALLA FUNZIONE PUBBLICA

 

Dopo il presidio indetto questa mattina a Roma sotto al Ministero della Funzione pubblica; il blocco stradale, che ha paralizzato corso Vittorio Emanuele quando i tantissimi lavoratori pubblici presenti alla manifestazione hanno avuto la conferma dell’assenza del ministro Patroni Griffi dal tavolo con i sindacati; ed il corteo, che è poi sfilato nel centro della capitale per raggiungere il Pantheon, USB P.I. rilancia la mobilitazione e dà appuntamento al prossimo lunedì 30 luglio, data della nuova convocazione dell’incontro fra ministro ed organizzazioni sindacali.

 

Per USB P.I. è fondamentale mantenere alta la vigilanza sui provvedimenti messi in cantiere dal Governo Monti, che smantella lo Stato Sociale tagliando servizi e posti di lavoro, e non è esclusa la prospettiva di un prossimo sciopero generale del settore.

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In concomitanza dell’incontro del Ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi con i sindacati per affrontare il problema dei tagli del personale, USB e i lavoratori di tutti i comparti della P.A. manifestano il loro forte dissenso per una politica che di taglio in taglio sta devastando il nostro Paese, mettendo in discussione centinaia di migliaia di posti di lavoro.

 

CISL UIL CGIL UGL, vista la condivisione del progetto del Governo con la firma dell’accordo del 3 maggio in Funzione Pubblica, falliscono l’obiettivo di proporsi come soggetto affidabile per una nuova concertazione e, tentando ora la carta di modifica dei provvedimenti emanati da Monti, prendono in giro i lavoratori poiché il Governo ha dimostrato in questi mesi che non è disposto a discutere le scelte che compie con le parti sociali.

 

Continueremo a manifestare in tutti i modi ed in tutte le occasioni contro i tagli previsti dalla spending review che affossano il servizio pubblico e provocano il licenziamento di migliaia di lavoratori del pubblico impiego.

 

Solo il taglio del 10% degli organici del personale civile della Difesa produrrà, entro 12 mesi, circa 3.000 esuberi rispetto alle nuove dotazioni organiche.

 

 

PER DIFENDERE I NOSTRI DIRITTI,

I NOSTRI SALARI E LA NOSTRA DIGNITÀ

 

 

MINISTERO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
PALAZZO VIDONI - 30 LUGLIO