FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE 2013. NO AL RICATTO DEL PRENDERE O LASCIARE

Nazionale -

Il 20 giugno scorso si è tenuto  il primo incontro sul Fondo unico di Amministrazione 2013. La riunione si è svolta ancora una volta a tavoli separati per volontà dei sindacati confederali, una modalità incomprensibile se si guarda agli interessi dei lavoratori e non alle beghe sindacali e, comunque, in alcun modo giustificabile. Abbiamo chiesto alla controparte di assicurare, quantomeno, la contestualità dei tavoli, poiché le riunioni ad orari sfalsati sviliscono ulteriormente il confronto.   



In apertura l’Amministrazione ha illustrato la bozza di Contratto integrativo 2013, evidenziando una sola novità di rilievo rispetto al precedente accordo del 2012, riportata nell’art 10, comma 5:  una quota aggiuntiva di FUS da destinare all’ente in caso di nuove assunzioni nel corso dell’anno a seguito di mobilità, concorso pubblico e transito di personale militare all’impiego civile.



Abbiamo sottolineato l’importanza della novità, che apparentemente sembra garantire i lavoratori rispetto alla quantificazione delle risorse da distribuire, ma che, al tempo stesso, può nascondere l’esigenza di finanziare un cospicuo transito di militari nei ruoli civili, considerato il blocco del turn over ultraventennale. La Legge delega incombe…

 

Nel presentare la bozza di accordo integrativo l’amministrazione ha dichiarato che il testo è difficilmente emendabile, data la ristrettezza dei tempi entro la quale si vorrebbe chiudere l’intesa. Non ci stiamo alla politica del prendere o lasciare, con accordi preconfezionati e costruiti su altri tavoli. Non ci stiamo a continuare a finanziare con le risorse di tutti i lavoratori le posizioni organizzative, assegnate in modo del tutto discrezionale e la cui utilità non sempre appare giustificabile. Così come riteniamo debba essere rivisto il cumulo degli incarichi per chi ha una posizione organizzativa e svolge compiti di manutenzione straordinaria degli enti della Difesa. E’ ora di avviare un ragionamento con l’obiettivo di mettere a carico del bilancio del Ministero le spese per gli incarichi funzionali.



Scorrendo l’ipotesi di Contratto integrativo, anche stavolta non abbiamo trovato recepito il riconoscimento economico più volte chiesto da USB a favore dei lavoratori che operano in condizioni climatiche avverse. Ci è stato risposto che nel Contratto integrativo dello scorso anno altre organizzazioni sindacali hanno posto il veto a tale riconoscimento. Se ci fosse un tavolo unico di confronto potremmo guardare in faccia quei sindacalisti che si oppongono a tale compenso e che invece continuano a sostenere la validità del coefficiente discrezionale di premialità (da 1 a 1,5), che abbiamo sempre respinto e continuiamo a ritenere elemento di divisione tra i lavoratori.



L’amministrazione ha riconosciuto la validità di alcune delle osservazioni contenute nei nostri interventi e si è riservata di approfondire le questioni e comunicarne gli esiti nel prossimo incontro previsto presumibilmente per il 3 luglio.

A fondo pagina nella notizia sotto riportata FUA 2013 Difesa USB non firma, sono disponibili  i testi degli accordi ed allegati definitivi  (ipotesi sottoscritta trasmessa agli organi di controllo nel luglio 2013)                                                                          

USB Pubblico Impiego Difesa