USB NON FIRMA L'IPOTESI FUA 2015

USB Difesa ha deciso di non sottoscrive la bozza definitiva relativa al FUA 2015 in quanto questa non corrisponde alle attese del personale e non riconosce a tutti i lavoratori, il giusto merito.

Infatti, il Fondo unico di Amministrazione nasce, come previsto dal CCNL 1998-2001, utilizzando risorse economiche già finalizzate a remunerare i lavoratori, Si tratta, quindi, di soldi dei lavoratori, poiché il fondo stesso è costituito da somme derivanti da risparmi su voci destinate ai lavoratori, utilizzate, seppure in maniera diversa, sempre per remunerare i lavoratori stessi, riconoscendone i meriti, favorendone la produttività, finanziando i loro passaggi economici...

Esso dovrebbe, dunque, costituire un valido strumento per sanare le attese del Personale Civile. A nostro avviso la bozza riguardante il FUA 2015 non fornisce una risposta soddisfacente, soprattutto in merito alla tanta attesa e decantata Valorizzazione.

Fermo restando i limiti della stessa contrattazione, se tale si può ancora definire, l'unica novità meritevole di attenzione è costituita dall'art. 16, riguardante l'intesa programmatica sugli sviluppi economici all'interno delle aree con decorrenza dal 1o gennaio 2016.


FALSE PROGRESSIONI ED ESCLUSIONE DEI LAVORATORI DI la AREA
Tale intesa ha l'unico merito di porre fine, dopo oltre 6 anni, all'ingiustizia subita a causa di mancanza di requisiti dai lavoratori in attesa del passaggio economico più consistente, da ~2 a F3. Tuttavia lascerà fuori i colleghi della l" Area che, già considerati figli di un Dio/minore nonostante assolvano compiti nettamente superiori al profilo rivestito, sono penalizzati avendo raggiunto la fascia apicale. Una deplorevole beffa, considerato che i passaggi nelle Aree saranno pagati con i soldi degli stessi Lavoratori, compresi quelli esclusi della l" Area. Un problema a cui non si è mai aperta una discussione, nonostante più volte sollecitata da USB, per evitare che ciò si verificasse.

Già in occasione delle riunioni tecniche relative all'emanazione dei decreti attuativi discendenti dallo strumento militare, USB'''Difesa aveva rilevato ai tavoli politici, l'impossibilità per questi colleghi di essere accolti, se interessati dai provvedimenti di riordino e soppressione, presso altri Enti di FF.AA. (per non parlare di altre amministrazioni) in cui tale Area non è prevista.

Non solo, in sede di incontro con il Ministro, furono date ampie garanzie circa lo sblocco delle risorse stesse del FUA, come riportato nel Decreto n.8/2014, cui si riporta uno stralcio:
..."A decorrere dall'anno 2020, quota parte dei risparmi derivanti dalla progressiva riduzione del personale civile, accertati secondo quanto previsto dall'articolo 4, comma 1, lettera dj, della legge 31 dicembre 2012, n. 244, è destinata ad alimentare i fondi per la retribuzione delle produttività del personale civile del Ministero della difesa in misura non inferiore al 2 per cento e non superiore al 5 per cento, sentite le organizzazioni sindacali, con le modalità previste dal citato articolo. »;

Sarebbe stato doveroso pertanto che al tavolo fosse resa nota la somma eventualmente destinata ad incrementare il FUA 2016. Tanto al fine di poter avanzare altre proposte tra cui quella dell'automatismo delle progressioni, in considerazione che il Libro Bianco già prevede che il Personale civile diventi forza integrata alla componente Militare.

Nel merito della bozza definitiva ovviamente nulla o poco è cambiato rispetto agli anni precedenti.

Nello specifico:

POSIZIONI ORGANIZZA TIVE
Da un'attenta analisi della bozza d'ipotesi di accordo si evince come sia rimasto inalterato il numero dei percipienti la posizione organizzativa (1723 unità) cui non sarà applicata-alcuna differenziazione nonostante le differenze esistenti in base alle responsabilità erariali, penali' e civili cui sono assoggettati.
Si aggiunga che queste indennità sono, a nostro avviso, incompatibili rispetto agli incarichi per i quali sono previsti incentivi (92 del D.Lgs. 163/2006).

PARTICOLARI POSIZIONI DI LAVORO
Non è stata apportata alcuna integrazione sostanziale alle particolari posizioni di lavoro rispetto alle proposte evidenziate già l'anno scorso, né è integrata alcuna nuova fattispecie di rischio nonostante menzionata nei Documenti di Rischio Aziendali.
Del tutto inadeguate rispetto alle nuove tipologie di rischio riconosciute dalla Medicina del Lavoro e dall'INAIL che compensano, con esigui miglioramenti, il personale esposto a rischio prevalentemente secondo l'obsoleto DPR del 1975, oggetto in alcuni stabilimenti di rilevo da parte del MEF.

TURNI E REPERIBILITA'
Discorso a parte ma meritevole di attenzione riguarda le risorse destinate a remunerare i turni e la reperibilità, poco ponderate rispetto alle reali esigenze degli Enti. E' del tutto evidente come tale remunerazione dovrebbe assolutamente diventare un emolumento fisso e continuo per gli Addetti al Servizio di Vigilanza.

FONDO UNICO DI SEDE
A questo punto, il FUS, destinato a sopperire ad alcune tipologie di attività secondo la discrezionalità del Dirigente dell'Ente, quali l'attività Istituzionale dell'Ente, i turni, reperibilità e lavoro straordinario, sarà fatalmente distribuito ancora una volta in maniera da accentuare le contrapposizioni e divisioni tra i Lavoratori. USB Difesa rimane fermamente contraria a distribuzioni del fondo che utilizzano coefficienti discrezionali prevalentemente basati in moltissimi casi sulla presenza effettiva (da 1 a 1,5) perché tale prassi è dannosa e alimenta la divisione tra lavoratori chiamati ad operare m modo smergico, senza meccamsrm di contrapposizione e divisione.

Un'ultima riflessione merita la questione dei costi derivanti dalle contrattazioni sia a livello Nazionale, ingiustificatamente a tavoli separati, sia a livello periferico di singolo Ente, estenuanti perché comportano un'infinità di adempimenti da parte degli uffici competenti. Una ripartizione del fondo come una sorta di quattordicesima consentirebbe di evitare uno spreco di risorse in interminabili trattative.

Stante quanto esposto, USB Difesa non sottoscrive la bozza di accordo concernente il FUA 2015 perché la ritiene improntata ancora una volta su criteri falsamente meritocratici che lasciano invariate le disuguaglianze e irrisolti i problemi di alcune categorie di lavoratori, senza tener conto delle difficoltà, economiche e lavorative, nelle quali il personale continua ad operare con risultati positivi.

Resta di fatto che solo il tavolo politico potrà dare concretezza alle vere attese del Personale Civile con il riconoscimento della Specificità.

 

Coordinamento Nazionale Difesa