Processo di riqualificazione: il punto di situazione.

Roma -

Il giorno 19 febbraio si è svolta presso la Direzione Generale del Personale Civile, la riunione avente per oggetto il “punto di situazione sulla fase conclusiva del processo di riqualificazione”.

 

Dalle informazioni ricevute dalla Direzione, a fronte di circa 30.000 domande per la copertura di 9.823 posti messi a concorso, la riqualificazione si è conclusa con 9.200 passaggi alla posizione economica superiore, di cui 623 posti non coperti per mancanza di concorrenti nei vari profili interessati.

 

Sono in attesa di definizione circa 200 pratiche giacenti all’Ufficio del Contenzioso le cui determinazioni potrebbero modificare le rispettive graduatorie finali.

E’ stato confermato che ogni successivo rientro in graduatoria dei ricorrenti avrà lo stesso effetto giuridico dal 1 gennaio 2008.

 

L’Amministrazione inoltre ci ha informato sulla volontà dell’utilizzo dello scorrimento delle graduatorie, nel corso del triennio di validità, in caso di cessazioni dal servizio di dipendenti già riqualificati, previo assenso a specifico quesito posto alla Funzione Pubblica.

 

Nel proseguo della riunione, è stata avanzata da parte delle OO.SS. la richiesta di giungere con urgenza alla soluzione per il passaggio dei dipendenti dell’ex Area A alla ex Area B applicando la norma del “nuovo” Contratto che ne autorizza il passaggio mediante l’utilizzo dei fondi del FUA. 

Questa Organizzazione Sindacale, da anni sostenitrice e portatrice di questa istanza, ha rilevato la difficoltà di pervenire a rapida soluzione se non si giunge al più presto alla definizione del Nuovo Ordinamento Professionale, previsto dal nuovo C.C.N.L. dei Ministeri che prevede mansioni d’area riconducibili a settori d’appartenenza, poiché con le vecchie logiche delle carenze nel profilo e la messa a disposizione del 50% dei posti all’esterno si riuscirà a riqualificare solo 300 degli oltre 2000 lavoratori dell’Area A.  

 

La sola RdB ha quindi dichiarato conclusa questa fase di riqualificazione e la necessità di avviarne una nuova che tenga conto dei danni, dei soprusi e delle illegittimità della passata esperienza (vedasi Polo Mantenimento di Terni), da noi mai condivisa e sempre motivo di denuncia, con il fine di permettere a tutti i lavoratori di partecipare.

 

Purtroppo registriamo la mancanza di un impegno concreto dell’Amministrazione nell’affrontare e risolvere i temi motivo di discussione, ma anche la presa di posizione di sigle sindacali che, a fronte di concrete e annose problematiche, si contrappongono strumentalmente senza una reale volontà di soluzione.