Venerdì 3 luglio 2009 Sciopero Generale del Pubblico Impiego 3 ore a fine turno.

In allegato, i documenti utili da diffondere per lo sciopero.

Roma -

La RdB-CUB P.I., i Cobas P.I. e la SdL Intercategoriale hanno proclamato lo sciopero generale del settore contro l’ennesimo Decreto Brunetta che determina una profonda revisione del Testo Unico del Pubblico Impiego (D.L.vo 165/2001) indirizzata ad una privatizzazione della Pubblica Amministrazione e alla cancellazione dei diritti dei lavoratori nel Pubblico Impiego.

                             

Il pesante attacco ad un salario sempre più dipendente dalla valutazione del dirigente, l’abolizione di fatto delle progressioni retributive e di carriera, il meccanismo di valutazione del dipendente affidato a soggetti esterni e un codice di disciplina simile ad un regolamento militare sono alcune delle “riforme” sulle quali il sindacalismo di base ha deciso di dare battaglia.

 

Il pericolo di questa riforma rischia di diventare definitiva per lo smantellamento del Ministero della Difesa nella Pubblica Amministrazione più in generale se il disegno di legge 1373 che istituisce la Società “Difesa Servizi S.p.a.” andrà in porto.

 

La costituenda Spa. potrebbe maneggiare l’enorme patrimonio immobiliare della Difesa attraverso cui gli introiti delle vendite di caserme e terreni potrebbero restare in casa. Curerebbe l’approvvigionamento garantendosi le migliori condizioni di mercato sul modello della Consip (la società del Tesoro che gestisce gli acquisti dei Ministeri).

 

Gli effetti occupazionali della manovra e la ricaduta sociale di un’operazione immobiliare così grande da sottrarre aree in ogni caso pubbliche, anche se militari, per la consegna al mercato privato sembrano andare verso la definitiva dismissione degli enti con la messa in mobilità di gran parte dei lavoratori. 

Lo prevedono gli articolati del decreto stesso che alla nuova Società possano essere trasferiti i dipendenti, civili e militari, grazie al rapporto interorganico che sussiste tra Ministero e Società. Cambia la natura del contratto che sarà di natura privato.

 

E’ del tutto evidente il progressivo disimpegno in termini di risorse finanziarie per gli investimenti e per il funzionamento, e gli intendimenti contenuti nella proposta, nonché la volontà che ne emerge, è quella di “scaricare” definitivamente la gestione di una parte importante di Pubblica Amministrazione.

 

Il potenziamento della Pubblica Amministrazione e dei servizi pubblici da questa erogati riguarda tutta la società e l’investimento di risorse economiche in questo settore è un passo fondamentale per progettare la ripresa economica del paese.

 

VOGLIONO FARCI PAGARE LA CRISI ECONOMICA.

IL SIGNIFICATO DI QUESTE MISURE E I CONTRATTI DI LAVORO A PERDERE FIRMATI DA CGIL-CISL-UIL E AUTONOMI DETERMINANO UNA PESANTE DIMINUIZIONE DEL POTERE D'ACQUISTO DEI SALARI. DIFENDIAMO I NOSTRI DIRITTI. OPPONIAMOCI ALL’EMANAZIONE DEL DECRETO DELEGATO.