Arsenale Militare di Taranto - Contrattazione FUS 2009. Nessuna intesa raggiunta, almeno per noi. E intanto FINCANTIERI ci riprova!!

Taranto -

“per l’Amministrazione una perdita di tempo”

 “per i Lavoratori una perdita di salario e dignità”

Ieri, 7 luglio, una Delegazione Regionale delle RdB-CUB Settore Difesa ha partecipato alla riunione di contrattazione per discutere in merito alla:

- verifica degli obiettivi raggiunti e relativo saldo del FUS 2008,

- anticipo e criteri di distribuzione del FUS 2009.  

Ci sentiamo di condividere su un solo punto le osservazioni fatte dall'Amministrazione: E' STATA UNA PERDITA DI TEMPO.  

A fronte del nostro impegno tradotto in una piattaforma programmatica che prevedeva un recupero al servizio del territorio (Enti Locali) delle professionalità civili esistenti all'interno dell'Arsenale, ci è stata presentata un'inaccettabile e vergognosa proposta di ripartizione del FUS che non reinternalizza le attività primarie dell'Arsenale e non incentiva la produttività, ma penalizza ulteriormente il personale più fortemente colpito dalla mancanza di lavoro. Il prezzo di una gestione scorretta dell'Ente viene fatto pagare ai lavoratori. L'indecente proposta dell'Amministrazione appare figlia della logica Brunetta che dipinge come “fannulloni” i lavoratori statali, e contribuisce a diffondere nella città un'immagine negativa dei dipendenti dell'Arsenale.  

La proposta scorre su due filoni, e precisamente, dopo aver pagato col FUS le posizioni organizzative non riconosciute da Persociv, si prevede:

- da una parte un incremento per specifiche attività (tra le quali spiccano quella da gruista e quella della raccolta dei rifiuti),

- dall'altra l'assorbimento di gran parte del FUS in specifici progetti finalizzati che non coinvolgono tutte le articolazioni e, dunque, tutto il personale. La somma residuale andrebbe a sovvenzionare un generico “Progetto Generale”,  da suddividere fra quanti abbiano dimostrato di adattarsi al cambiamento dell'Ente.

Cioè, in estrema sintesi, DAL FUS SI DETRAGGONO:

- POSIZIONI ORGANIZZATIVE

- INCREMENTI PER PARTICOLARI POSIZ. DI LAVORO

- PROGETTI FINALIZZATI SOLO PER ALCUNI  

E RESTA UN RESIDUO SUDDIVISO FRA TUTTI IN BASE ALLE PRESENZE.

Ore di confronto non sono valse a far intendere all'Amministrazione che ci si attendeva ben altro, che i lavoratori non devono pagare per colpe che non hanno riguardo alla politica gestionale dell'Ente, che i tagli alla Difesa hanno portato ad una sensibile riduzione del FUS, che gli incrementi proposti per alcune attività e i progetti finalizzati legati ad alcuni specifici settori avrebbero aumentato il gap tra lavoratore e lavoratore...

L'amministrazione si è mostrata irremovibile. Ha solo accettato di corrispondere un anticipo del FUS 2009 pari all'85%, in luogo del 70% inizialmente proposto. Dalla riunione è emerso il ritratto di un'Amministrazione arroccata sulle sue posizioni.

Il Direttore non capiva oppure rispondeva annoiato, chiudendo stancamente gli occhi al reiterarsi delle medesime istanze da parte di varie OO.SS., si irrigidiva caparbiamente giungendo ad accusarci di essere andati oltre la contrattazione sui criteri di distribuzione del FUS, e di non doversi confrontare sull'opportunità di finanziare dei progetti finalizzati relativamente ai quali solo l'Amministrazione deve giudicarne l'impellenza, dichiarava che l'incontro si stava traducendo in una perdita di tempo per i presenti al tavolo quali rappresentanti dell'Amministrazione.

L'Amministrazione è stata sorda a qualsiasi richiesta motivata di rettificare la proposta.

Ai lavoratori chiede un adattamento ai cambiamenti dell'Ente.

Quali siano e quali saranno questi cambiamenti non è dato sapere. I lavoratori, per ricevere il risibile contentino dell'avanzo residuale del FUS 2009, dovranno dimostrare di essere pronti ad accettare supinamente i cambiamenti, senza alzate di testa.

Con questi presupposti paventiamo che i cambiamenti possano condurre al triste epilogo dell’Arsenale militare di Pavia ed alla svendita del personale dipendente e della sua area demaniale in ossequio a quanto previsto dalla costituenda Società Difesa Servizi S.p.a..

Ai Lavoratori dell’Arsenale rivolgiamo nuovamente un invito a continuare la lotta per la difesa della propria dignità, per il rispetto della professionalità acquisita, rifiutandosi di accettare l'utilizzo in mansioni diverse, nascosto dietro la foglia di fico (che notoriamente nasconde le vergogne) di un premietto per l'incremento di produttività in attività specifiche. Come RdB-CUB, come sempre e nonostante tutte le difficoltà e ostacoli che di volta in volta siamo costretti ad affrontare, continueremo a sostenere fianco a fianco i Lavoratori con tutti gli strumenti a nostra disposizione.

In allegato, copia della nota della RdB-Difesa invita all'Amministrazione e il documento della Direzione Arsenale Taranto.