AGENZIA INDUSTRIE DIFESA: RESOCONTO INCONTRO CON IL DIRETTORE AIRAGHI E RIUNIONE DEL 15.12.2009.

Roma -

A seguito dell’incontro avvenuto il giorno 10 dicembre u.s. con i vertici dell’Agenzia Industrie Difesa, abbiamo incontrato il Direttore Ing.Airaghi per completare la riunione sospesa per suoi impegni istituzionali.

 

A tal riguardo, nel rispetto dei tempi accordati alle altre OO.SS., abbiamo sostanzialmente espresso i nostri dubbi sul tardivo, seppur necessario, piano d’intervento per gli stabilimenti poiché, con l’approvazione in Finanziaria della nascita della Difesa Servizi Spa, nulla è certo tanto meno l’esistenza stessa dell’A.I.D.

 

Il Direttore Generale, nel confermare l’impegno per la realizzazione dei progetti destinati alle unità produttive, ha mostrato di comprendere le nostre perplessità e di condividerne la problematica, ha rinnovato la sua disponibilità a chiarire al più presto la posizione e i compiti della stessa A.I.D. in questa nuova struttura organizzativa.

 

Il futuro di tutta la Difesa è nelle mani della Difesa Servizi Spa e, purtroppo, in molti non se ne rendono conto, gli stessi che in un recente passato hanno speso parole tranquillizzanti, dal gusto narcotico, per evitare di far fronte a questa grande problematica di natura economica/occupazionale.

 

************************************************

Il 10 dicembre u.s. si è svolto un’incontro tra l’ A.I.D. e le OO.SS., sempre a tavoli separati come richiesto da CGIL CISL e UIL, per conoscere l’attuale situazione delle unità produttive.

Il Direttore AIRAGHI, che per impegni istituzionali è stato impossibilitato a continuare l’incontro con la RdB (prossimo appuntamento il 15 dicembre), ha delegato i vertici dell’Agenzia ad illustrare le problematiche e le attività della stessa.

 

In estrema sintesi, questo è il quadro illustratoci.

 

Nella premessa, l’A.I.D. ha rimarcato quanto la crisi finanziaria generale si stia inevitabilmente ripercuotendo sulle attività degli Enti, stimando una chiusura del bilancio con una perdita di circa 35 milioni di euro (la stessa dello scorso anno), mancando la prevista tendenza alla diminuzione del passivo ma ritenendo comunque positivo(???) l’aver mantenuto le posizioni nell’attuale contesto.

 

Nell’analisi delle situazioni produttive degli stabilimneti, Noceto di Parma e Baiano di Spoleto risultano essere adeguatamente preparati a svolgere attività di demilitarizzazione che è in crescita in tutta Europa. E’ stata considerata la necessità di un aumento dei turni di lavorazione, portandoli a tre, con l’acquisto anche di un nuovo forno di più ampie dimensioni da destinare presso l’unità di Noceto. Il vertice dell’A.I.D. ha anche precisato che il nuovo manufatto (a Baiano è terminato l’allestimento della linea produttiva) per ora non interessa al Ministero Difesa(???).

Per quanto riguarda Torre Annunziata e Messina, le produzioni di questi stabilimenti non sono più d’interesse della Difesa. Per i due Enti è in programmazione un’attività di recupero del materiale in dismissione dalla Difesa (motori e apparecchiature) che potrebbe essere pima ricondizionato e poi ricollocato sul mercato anche per usi civili.

Per Fontana Liri, la crisi è più che palpabile e si sta cercando un’accordo con un operatore esterno, anche se il potenziale produttivo dell’Ente è abbastanza limitato.

Castellamare di Stabia

Il Chimico Farmaceutico di Firenze quest’anno raggiungerà un utile di bilancio con possibile espansione d’attività.

Per ciò che concerne Gaeta, a parere dell’A.I.D., la grafica non è d’interesse strategico. E’ stato approntato un’interessante studio per la riconversione dello stabilimento in un’attività di "dematerializzazione" degli archivi cartacei e creazione di digitali. In questo modo ci assicurano che si risolverebbe il problema dell’impiego del personale, anche se ad oggi risulta non ancora transitato in Agenzia.

è impegnato nella produzione di una piccola nicchia d’eccellenza per i cordami, rifornendo operatori nazionali ed internazionali. Si sta verificando la possibilità della produzione di un tessuto fotovoltaico e consolidando il progetto del Museo della Corda.

 

La RdB ha anticipato ai vertici dell’A.I.D. le richieste che verranno presentate al Direttore Generale nell’incontro già in programma e che sostanzialmente riguardano due aspetti:

- la salvaguardia dei dipendenti e delle strutture, che con l’approvazione in finanziaria della Difesa Servizi SpA, metterà a rischio. Nel ribadire la totale contrarietà a tale istituzione per la perdita del controllo democratico sugli armamenti e la privatizzazione del contratto di lavoro dei dipendenti, la RdB ha chiesto che non vengano assecondati atteggiamenti e comportamenti lesivi al personale come già avvenuto in alcune unità produttive (Torre Annunziata).

- approfondire le opportunità di diversificare le attività degli Enti in base alle esigenze dei territori per utilizzare tutte le specificità, le attrezzature e le conoscenze anche per usi civili.

 

La RdB ha invitato i vertici dell’A.I.D. a dirimere con il Ministero Difesa, con vantaggio reciproco, l’aspetto burocratico che ancora non permette l’istallazione negli dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Per le considerazioni sull’esposizione dello stato degli stabilimenti e le implicazioni politiche dell’incontro, ci riserviamo di produrre un’integrazione a questo resoconto subito dopo l’incontro con il Direttore dell’Agenzia Industrie Difesa.