Incontro del 30 giugno a Persociv sul F.U.A. 2010, le progressioni economiche e le Posizioni Organizzative. La lettera della Direzione Generale del Personale Civile.

Roma -

Il 30 giugno si è svolto presso la Direzione Generale del Personale Civile il previsto incontro per la definizione dell’accordo sulle Posizioni Organizzative, sul FUA 2010 e per la verifica dell’attuazione degli sviluppi economici sulla base della tempistica concernente l’acquisizione delle certificazioni di legge sulla compatibilità economica finanziaria degli accordi.

Poco cambia per i criteri di assegnazione delle Posizioni Organizzative che andrebbero ad attribuire euro 1800 agli "incarichi normativamente previsti" e euro 1100 agli "incarichi funzionali", tralasciando il numero totale delle posizioni e affidando al dirigente di turno la facoltà di conferimento.  

La RdB Difesa si è espressa contraria a questo metodo “straccione” di prendere in considerazione (se almeno così fosse!!) argomenti riguardanti le economie e i diritti dei lavoratori.  

La definizione dell’accordo per il FUA 2010 soffre di un notevole ritardo dovuto alla lunghezza delle trattative sulle Posizioni Organizzative e per la situazione d’incertezza per gli sviluppi economici 2009-2010 dovuti alla lentezza del nulla osta dall’Ufficio Centrale del Bilancio e, di conseguenza, dell’invio alle amministrazioni competenti per l’effettuazione dei controlli.  

Nei giorni scorsi, l’Amministrazione Difesa ha fatto pervenire alle OO.SS. Nazionali una missiva dove evidenziava l’attuale situazione sopra descritta e le possibilità d’intervento (peraltro previste dagli accordi) con il fine di utilizzare/stabilizzare le economie al fine di non incappare in un’ulteriore penalizzazione per l’entrata in vigore del decreto legge 31.05.2010 n.78 - “manovra Tremonti”.  

La RdB Difesa ha proposto di sollecitare, anche attraverso l’intervento dello strumento politico, gli organi preposti alla verifica e al controllo e, prima di prendere decisioni che comporterebbero il rinvio delle procedure per le progressioni economiche, di attendere ancora qualche settimana per l’approvazione degli accordi siglati.