RIFIUTI NELLE AREE MILITARI. Assemblea dei lavoratori civili della Difesa di Civitavecchia: NO al Polo Integrato dei Rifiuti.

Civitavecchia -

I lavoratori del Ce.T.L.I. NBC, il giorno 5 aprile riuniti in assemblea sindacale insieme ai lavoratori degli enti militari del Comprensorio di Civitavecchia, esprimono netta contrarietà alla realizzazione del progetto di Polo Integrato dei Rifiuti di Roma nel territorio di Civitavecchia, Allumiere e dei comuni limitrofi.

Chiedono al Ministro della Difesa La Russa e al Sindaco Alemanno di ritirare il protocollo d'intesa del 13 dicembre che prevede la realizzazione di una nuova discarica, in sostituzione di Malagrotta, con impianti di trattamento e di un gassificatore.

La realizzazione di questo progetto nel poligono militare della "Farnesiana” distruggerebbe 145 ettari di macchia mediterranea pregiata, non considerando quanto il territorio e il suo entroterra sia oppresso da servitù militari e industriali che già pregiudicano la salute dei cittadini e il benessere ambientale.

A sostegno di questo impegno, il Consiglio Regionale del Lazio ha stabilito che la Giunta, il Comune e la Provincia di Roma dovranno individuare soluzioni alternative all’ipotesi di discarica nel Comune di Allumiere.

Il Consiglio così facendo ha approvato una mozione presentata da membri di Sel, federazione della Sinistra, Verdi e Lista Bonino-Pannella, secondo cui il terrreno individuato per il nuovo polo di smaltimento dei rifiuti “è situato in una zona sottoposta a vincoli ambientali e riconosciuta dalla legislazione europea di enorme valore paesaggistico”.

Anche il comune di Allumiere e la stessa provincia di Roma avevano più volte rimarcato la loro contrarietà all’eventuale discarica, alternativa a Malagrotta.

La divergenza di opionioni sulla questione aveva coinvolto anche Renata Polverini, presidente della Regione Lazio, e Gianni Alemanno, primo cittadino della Capitale.

Il Governatore della Regione Lazio aveva affermato la sua contrarietà al progetto mentre dall’altro lato Alemanno invitava la regione a chiarire le sue scelte, precisando che si trattava ”solo un’ipotesi”.

Nell'esprime la condivisione e il sostegno alla lotta dei dipendenti del comprensorio di Civitavecchia, la Usb ha attivato la struttura territoriale, già presente nei comitati locali, per accrescere il proprio contributo nelle iniziative di mobilitazione.