Pensioni nel mirino del Governo.

Roma -

Il Governo italiano sembra aver accettato l’idea di dover riformare le pensioni, a patto che sia l’Europa a fornirgli l’alibi per convincere il fedele alleato leghista.

 

Fino a qualche anno fa, per chi iniziava a lavorare molto giovane, l'anzianità di servizio era il massimo della carriera professionale.

Da un po’ di tempo non è più così e l’ultima manovra del luglio scorso ha ulteriormente spostato in avanti la soglia, che nel 2014 arriverà di fatto a 41 anni e 3 mesi e anche di più per i lavoratori autonomi.

In sostanza, l’attesa di 12 mesi (18 per gli autonomi) salirà a 13 nel 2012 (19 per gli autonomi), a 14 nel 2013 (20 per gli autonomi) per attestarsi definitivamente a 15 (21 per gli autonomi) dal 2014 in poi.

Ora però la situazione cambia.

Con l’ulteriore manovra anticrisi di Ferragosto, l'Italia ha anticipato il passaggio a 65 anni dell’età di vecchiaia delle donne ed ora si appresta ad innalzare la pensione di vecchiaia a non meno di 67 anni per tutti..

Non dobbiamo permettere di continuare a far ridere i banchieri.

Non dobbiamo permettere che la crisi continui a cadere sulle fasce della popolazione che già subiscono pesantemente questa situazione.

Il tempo delle azioni di lotta sindacale è ormai arrivato.