Personale in eccedenza: tutti in organico subito!

Roma -

Tra i tanti provvedimenti di attacco al lavoro pubblico contenuti nel "maxiemendamento", rischia di passare quasi inosservato quello relativo alla mobilità per i dipendenti in esubero disposta dalle Amministrazioni all’interno della stessa regione o fuori dalla regione.

 

La norma è immediatamente utilizzabile dalle Amministrazioni che hanno sedi diverse nella stessa regione, che da subito potranno avere carta bianca nello spostare i lavoratori: basterà una semplice informativa alle OO.SS. dopo aver fissato di criteri preventivi – non si parla più di contrattazione con i sindacati sulla base del decreto Brunetta che relega alla sola informativa tutta la materia relativa all’organizzazione del lavoro - per stravolgere così la vita di migliaia di lavoratori.

 

In particolare, i dipendenti di Area Prima (ex Area A) del Ministero della Difesa sono da anni collocati in posizione di esubero e, a parte i 66 previsti, rischiano ora la mobilità e il collocamento in disponibilità per un periodo di 24 mesi con stipendio ridotto all’80% (senza Indennità di Amministrazione).

 

Trascorso questo tempo senza possibilità di ricollocamento, i lavotarori perderanno definitivamente il posto di lavoro e saranno licenziati.

 

La norma è quella contenuta nell’art. 4-terdecies del “maxiemendamento” al disegno di legge di stabilità recante “disposizioni in tema di mobilità e collocamento in disponibilità dei dipendenti pubblici".

 

E’ bene ricordare che questa situazione si è concretizzata sia per il mancato finanziamento dei passaggi d'area da parte del Ministero del Tesoro che per il diniego di Confederali e non, in occasione della riforma del sistema di classificazione operata dal CCNL 2006-2009, sulla proposta dell'allora RdB-Difesa (oggi USB-Difesa) di svuotare l’ex Area A poiché il contratto, in prima applicazione, lo consentiva.

 

La propaganda e la confusione su questa problematica è veramente tanta: c’è chi ha rivendicato in passato la proposta di soppressione dell’ex Area A e chi, come i Confederali, l’aver sponsorizzato una proposta di legge assegnata e ferma ormai da anni in Commissione Lavoro della Camera per camuffare il rifiuto ad un possibile inquadramento di questi lavoratori.

 

La conseguenza è la messa in esubero prima e la messa in mobilità adesso di questa categoria che, per assurdo, continua ad operare nel dicastero, ricoprendo incarichi e funzioni indispensabili per il funzionamento delle strutture, ma che continua ad essere presa in giro e messa “in attesa”.

 

Ora il tempo della presa in giro e dell'irresponsabilità mostra i propri frutti.

 

Il Coordinamento Nazionale USB Difesa, con lettera al Capo di Gabinetto e agli Stati Maggiori delle Forze Armate nonchè a Persociv, sollecita i vertici dell'Amministrazione a farsi carico del delicato problema e chiede, in occasione della ricognizione annuale delle presenze, che tutto il personale in forza dell'Area Prima, come anche quello delle altre Aree e dell'Agenzia Industrie Difesa, venga collocato in organico.

 

Invitiamo tutti i lavoratori a sostenere questa istanza nei posti di lavoro e a far pervenire informazioni ed adesioni all'indirizzo difesa@usb.it