CISL UIL CGIL: il risveglio dei morti viventi.

Roma -

Potrebbe essere il titolo di un film ma, quello che si sta concretizzando nei posti di lavoro con le assemblee, con i comunicati affissi nelle bacheche e con quelli pubblicati nei siti ufficiali, è una realtà farcita di informazioni parziali e forvianti che rappresenta, con una falsa carica battagliera, l'intenzione di riproporre un sindacato al fianco dei lavoratori.

Proprio un brutto film, con una trama costruita ad arte per porsi nuovamente all'attenzione dell'elettorato e far dimenticare quanti e quali danni in realtà hanno concorso a provocare.

Non smetteremo di ricordarlo:

 

  • hanno sottoscritto l'accordo del 28 giugno 2011 permettendo al Governo il superamento del Contratto Nazionale di Lavoro in materia di mobilità, licenziamento, orario, mansioni, inquadramento, part-time, contratti a tempo, videosorveglianza ecc. e la possibilità di derogare le leggi dello Stato.

  • hanno favorito il blocco delle retribuzioni individuali e dei contratti fino a tutto il 2014 (già fermi dal 2010) e lo stanziamento della sola indennità di vacanza contrattuale per il triennio 2015-2017 per un aumento annuo al netto di 50 euro.

  • hanno sottoscritto all’ARAN il fondo pensione “Sirio” mettendo a rischio la “buonuscita” dei lavoratori ed eleggendosi con il Governo a gestori del fondo stesso.

  • hanno sottoscritto l’accordo del 4 febbraio consentendo l’applicazione delle fasce di merito previste dalla riforma Brunetta.

La scheda di misurazione e valutazione del personale civile è la linea guida di questa trama, lo specchietto delle allodole che catalizza tutte le attenzioni: seppur differita, cioè rimandata, è spacciata per sospesa, lascinando intendere quale forza e quale volontà abbiano messo in campo queste organizzazioni sindacali per la tutela dei lavoratori.

Così agendo, la tensione creatasi tra dipendenti è in parte calata ma magari, a campagna RSU terminata, le schede torneranno nuovamente a galla e i pezzi del puzzle torneranno al proprio posto.

Per non parlare dei 10.000 esuberi di personale civile, argomento trattato in modo rassicurante ed ottimistico, e dei fac-simile di diffida che spuntano come funghi nei posti di lavoro ad uso solo strumentale per invogliare i lavoratori a votare la sigla proponitrice.

Non facciamoci incantare, facciamo la nostra parte fino in fondo difendendo i nostri diritti.

Non deleghiamo più questi affabulatori alla soluzione dei nostri problemi.

Neghiamogli il nostro consenso.

Dimostriamo di possedere quella dignità che loro si sono svenduti.