Marziani all'Arsenale Militare di Taranto.

Taranto -

MARZIANI IN ARSENALE

Lo scorso 8 maggio c.a. si è tenuta una riunione con la Direzione Arsenale avente per tema l’orario di lavoro. Questa volta la sensazione della presa per i fondelli si è tramutata in certezza.

Il dubbio che i giochi siano fatti e che le maggiori Organizzazioni Sindacali continuino a sbandierare come conquiste qualche piccola concessione della Direzione continua ad indisporci.

 

Discutere di orario di lavoro in queste condizioni ci pare sbagliato e fuorviante.

 

Abbiamo la necessità di parlare di LAVORO dal quale far discendere qualunque altro discorso, una necessità che prospettiamo da tempo immemorabile inascoltati.

Tanto più alla luce delle notizie di oggi: un altro Reparto è stato chiuso e dichiarato inagibile dall’Ispettorato del Lavoro che sta conducendo una ispezione all’interno dell’Arsenale.

 

Nel corso di quella riunione abbiamo chiesto sia alla Direzione che alla RSU di congelare quella discussione sino a quando non si fosse affrontato il vero nodo della questione: data la situazione attuale di mancanza di lavoro, di condizioni di agibilità precaria, di condizioni igieniche al limite minimo della decenza quali decisioni concrete si intendono adottare e quali prospettive vi siano per il personale considerata la cronica mancanza di fondi e l’indisponibilità del Ministro a confrontarsi con le OO.SS. mantenendo una impostazione di chiusura inaugurata dal suo predecessore di centro destra.

 

Abbiamo ricevuto una risposta negativa al primo quesito e nessuna al secondo, di conseguenza la delegazione RdB/CUb ha abbandonato la riunione.

 

Ci sembra molto utile richiamare l’attenzione di tutti, anche dei più inguaribili ottimisti, sulla risposta all’interrogazione parlamentare della On. Duranti, nella quale ESPLICITAMENTE si parla di commissione ad hoc (dove l’Hoc siamo noi!) per valutare le possibilità e decidere del nostro (eventuale) futuro: ci saremo? e chi sarà la nostra controparte?

ALLORA CHI SONO I MARZIANI?

Questa O.S.  ha già programmato di chiamare i lavoratori in assemblea per proporre loro una immediata azione di lotta da mettere in campo per manifestare la volontà di rimanere in piedi come persone e come dipendenti.

Se il nostro destino è quello di scomparire lo vogliamo fare con Dignità ed orgogliosamente.

Non siamo noi quelli che si devono vergognare!