INPS, scandalo prestiti d'oro: tre delegati Usb denunciano un prestito fuori quota e arriva un procedimento disciplinare con proposta di licenziamento senza preavviso.

Roma -

Il presidente dell'Istituto Mastrapasqua annuncia un audit sul prestito al direttore del personale dell'Inps, Ciro Toma.

E' stata avviata un'indagine interna affidata alla Direzione per la Sicurezza, guidata dall'ex generale della Guardia di Finanza Flavio Marica.

L'Inps risponde così allo scandalo del prestito richiesto (e ottenuto, in quanto auto-firmato) dal direttore del personale dell'Istituto, Ciro Toma, il quale, qualche mese fa, avrebbe firmato una determina per se stesso per avere un prestito dall'Istituto di circa 155 mila euro a tasso agevolato.

E' questa una concessione riservata ai dipendenti Inps: ma i prestiti - che hanno tassi molto favorevoli, del 2% - devono essere calcolati sulla base dello stipendio tabellare.

E i dirigenti non possono avere più di 91 mila euro.

Oltretutto esistono delle contingenze trimestrali.

E Ciro Toma le avrebbe "scavalcate", adducendo motivi "gravi e urgenti".

Un favore che a un qualsiasi dipendente non sarebbe mai stato concesso.La faccenda era stata denunciata dal sindacato Usb alla direzione dell'Inps già a fine maggio, e non era mai diventata pubblica.

Senonché i tre sindacalisti protagonisti della segnalazione qualche giorno fa hanno ricevuto un avviso di licenziamento senza preavviso, e il 12 settembre dovranno presentarsi davanti alla Commissione contenziosi.

Il procedimento disciplinare è stato aperto perché l'Usb a luglio ha distribuito un volantino nel quale denunciava l'accaduto. 

L'Usb per il "giorno del giudizio" ha indetto una manifestazione davati alla sede centrale dell'Inps, e da lì è venuta a galla tutta la storia del prestito.

Ieri "Italia Oggi" scriveva che dall'Istituto "filtra" la voce che Ciro Toma non avrebbe mai avuto quei soldi, non si sa se per rinuncia o per annullamento dell'atto.

Fatto sta che, quindi, l'atto esiste.

Ma questa che diventa sempre più un'evidenza, pare non avere alcuna conseguenza sulla posizione o sulla carriera del capo del personale.

La domanda sorge spontanea: ma che sarebbe accaduto se una cosa del genere fosse stata fatta da un dipendente?

Abbiamo provato a chiedere all'Inps se la direzione - dopo quattro mesi dalla prima segnalazione - sia riuscita a verificare se Ciro Toma ha fatto o no quella determina.

E, se l'ha fatta, quali sono i provvedimenti che l'Istituto intende prendere.

La risposta è stata che l'Istituto "per il momento non commenta".

E che a seguito della segnalazione "una settimana fa" il presidente Mastrapasqua ha deciso di affidare al capo della Direzione sicurezza un "audit" sulle modalità dei prestiti agevolati.

Allora Toma ha firmato quella determina?

Si sospetta che non sia la prima?

Ben venga l'indagine, anche se il rischio è che diventi un polverone in cui tutti sono colpevoli, ma nessuno alla fine paga.

E' quello che teme l'Usb: "Non vorremmo che con la scusa di vaghe e generiche illegalità si voglia in realtà togliere ai dipendenti l'agevolazione dei prestiti - mette in guardia Luigi Romagnoli, uno dei tre sindacalisti USB che il 12 dovrà presentarsi al cospetto della 'Commissione contenzioso' - noi abbiamo fatto una segnalazione ben precisa. Se è stata verificata, dovrebbero essere presi dei provvedimenti". [Cinzia Gubbini da Globalist.it]

 

Mercoledì 12 settembre ore 10,30 in Via Ciro il Grande 21 (zona EUR), in occasione della convocazione della Commissione di disciplina dell'INPS chiamata a ratificare il licenziamento dei nostri tre dirigenti sindacali, manifestazione sotto la direzione generale dell'Istituto di previdenza.