"GIU' LE MANI DA PERSOCIV". Stato di agitazione del personale e assemblea esterna il 26 ottobre in via XX settembre.

Roma -

L’imminente trasferimento della Direzione Generale per il Personale Civile dall’attuale sede alla città militare della Cecchignola è certamente un’operazione che nasconde un disegno di razionalizzazione più ampio, che deriva dai tagli operati dalla "spending review".

Annunciato come trasferimento per smorzare l’impatto sui destinatari della disposizione, in realtà si tratta dell’accorpamento di tre Direzioni Generali: PERSOCIV, PERSOMIL e PREVIMIL.

"Vogliono avvilire la dignità di tutto il personale civile della Difesa".

La RSU di Persociv ha proclamato lo stato di agitazione del personale con  le motivazioni sinteticamente riassunte nel comunicato diffuso (in allegato) e la richiesta a tutte le Organizzazioni Sindacali di assumere la direzione sia organizzativa che politica dello stato di agitazione in atto e di rappresentare le problematiche in argomento nelle sedi idonee.

A sostegno di questa vertenza, è stata organizzata un'assemblea esterna del personale che si svolgerà in via XX settembre ore 10 nei pressi del Gabinetto del Ministro.

La battaglia dei lavoratori di Persociv deve essere la battaglia di tutti i lavoratori della Difesa.

Invertiamo questa tendenza al massacro ricominciando ad alzare la testa sia dal punto di vista sindacale che politico, iniziando dai  posti di lavoro come nelle piazze e nelle strade, per affermare il nostro diritto ad un lavoro dignitoso con pari diritti ed opportunità anche nei confronti di una dirigenza militare che continuamente emargina il personale civile.

Facciamolo in fretta e nel miglior modo possibile, poichè si rischia un peggioramento delle già pesanti condizioni lavorative, sia dal punto di vista economico che sociale.  

E' necessario comprendere quello che accade non solo nella nostra realtà lavorativa ma nel contesto generale del mondo del lavoro poichè questo è solo il riflesso di politiche economiche dissennate che implacabilmente si abbattono  sulla vita dei cittadini e dei lavoratori.