CRONTATTO MINISTERI: sanatoria per tutti i non riqualificati.

Roma -

Continua la trattativa sui tavoli dell’ARAN per il contratto nazionale dei ministeri  e la riunione del 14 giugno evidenzia con chiarezza che il punto fondamentale sul quale il governo non riesce a trovare l’accordo è sempre lo stesso: l’ordinamento professionale.

Nell’introduzione del presidente Avv. Massella c’è stato un riepilogo delle riunioni precedenti e, richiamando gli esiti degli incontri con la Commissione per l’ordinamento nel settembre 2004, ha avanzato la proposta di un sistema di classificazione del personale improntato ai criteri di flessibilità correlati alle esigenze connesse ai nuovi modelli organizzativi delle amministrazioni. In questo nuovo sistema classificatorio si dovrebbero prevedere tre aree con un numero di livelli che dagli attuali dieci  passerebbero a quattordici e i dipendenti  svolgerebbero mansioni internamente all’area di appartenenza senza inquadrare la specificità delle mansioni.

I sindacati confederali condividono l’impianto prospettato e, addirittura vogliono un maggiore numero di livelli all’interno delle aree, pertanto peggioreranno ulteriormente le condizioni dei lavoratori che da anni non si vedono riconosciute le mansioni e la professionalità acquisita, considerata la carenza cronica determinata dal blocco delle assunzioni.

La proposta dell’ARAN e quella peggiorativa dei sindacati confederali che non hanno perso l’occasione per ribadire l’importanza e l’urgenza di applicare il memorandum nel contratto che si sta definendo, diventa una mera provocazione e bisogna contrastarla con una forte mobilitazione su tutti i posti di lavoro.

La delegazione RdB P.I., nel suo intervento, oltre a sottolineare che è stata l’unica organizzazione sindacale a non sottoscrivere gli accordi della Commissione sull’ordinamento del settembre 2004, ha evidenziato con estrema chiarezza l’aumento del mansionismo provocato dal blocco delle assunzioni e il boicottaggio del tesoro rispetto ai passaggi di livello ha causato la mancata riqualificazione del 70% del personale dei Ministeri se non il blocco completo  dei passaggi di livello come nel caso del Ministero della Giustizia.

UN PASSAGGIO DI LIVELLO PER TUTTI per sanare quanto accaduto fino ad oggi e riaffermare la dignità dei lavoratori, questo deve essere fatto prioritariamente e diventa ancora più urgente considerate le trasformazioni in atto, lo spacchettamento e la mobilità del personale che sarà provocata da questi provvedimenti.

I lavoratori non devono dimenticare che un ordinamento professionale come vorrebbe il governo e i sindacati confederali, unito al memorandum e alle modifiche previste nel D.lgs 165/01  provocheranno un forte danno per il mondo del lavoro nei Ministeri. annullando ogni tipo di riconoscimento economico e giuridico.

La RdB sta organizzano assemblee di comparto nelle più grandi città d’Italia e riunioni in ogni posto di lavoro con presidi presso le prefetture per dare massima informazione e contrastare questo contratto in discussione, lo smantellamento della Pubblica Amministrazione e lo scippo del TFR che presto interesserà tutti i lavoratori del pubblico impiego.

 

ADERISCI ALLE NOSTRE INIZIATIVE E RAFFORZA L’RdB PER AFFERMARE  PIU’ DIRITTI PIU’ DIGNITA’ E PIU’ SALARIO