Agenzia Industrie Difesa: incomprensibile ritardo delle progressioni economiche. Dopo il sollecito, ecco l'incontro.
Dopo il nostro sollecito ed interessamento, l'A.I.D. ha convocato per il giorno 30 novembre le OO.SS. Nazionali per la sottoscrizione degli accordi CCNI Agenzia e FUA 2010 propedeutici all'avvio delle procedure per le progressioni economiche.
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Mentre il personale del Ministero della Difesa è in procinto di vedere la pubblicazione delle graduatorie per il conseguimento della progressione economica, i lavoratori dell'Agenzia Industrie Difesa assistono attoniti all'incomprensibile immobilismo della Direzione Generale.
In molti enti, RSU e Organizzazioni Sindacali Territoriali hanno proclamato lo stato di agitazione facendo pervenire documenti di denuncia per questa situazione e sollecitando un interessamento delle OO.SS. Nazionali.
E' notizia certa che la certificazione del MEF all'Ipotesi di Accordo sottoscritta tra le Parti non è ancora arrivata.
Abbiamo sollecitato la Direzione Generale ad interessarsi fattivamente a questa problematica e a giungere non più tardi di lunedì alla sua soluzione, con l'emanazione del bando.
Vogliamo rassicurare tutti i lavoratori che la problematica delle progressioni economiche è sempre stata motivo d'interessamento e d'iniziativa per questa Organizzazione e, ancor più di oggi, sosterremo tutti i lavoratori in questa ulteriore battaglia.
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Quello che sta accadendo da anni nella P.A. è ormai ben delineato.
L’attacco a tutte le funzioni pubbliche e allo Stato Sociale, frutto di lotte e conquiste storiche, sta producendo da una parte uno spostamento di risorse dai ceti più popolari a quelli più ricchi, dall’altra sta frantumando le resistenze e l’opposizione del blocco di lavoratori ancora in grado di ribellarsi in massa.
La “chiave” per permettere tale ribaltamento ideologico è la denigrazione dei lavoratori pubblici, scaricando la responsabilità delle inefficienze e disfunzioni sugli operatori piuttosto che sui Dirigenti (e sui politici che li nominano).
L’intervento distruttivo sta meticolosamente proseguendo, passo dopo passo: “depubblicizzazione” delle funzioni che vengono abbandonate al mercato; lavoratori precari lasciati a casa; blocco triennale dei contratti. Contro tale scenario diventa importante anche l’utilizzo delle risorse finanziate per i lavoratori.
La RdB P.I. da tempo inserisce nella propria piattaforma rivendicativa la richiesta della quattordicesima anche per i dipendenti pubblici, con la convinzione che un recupero di efficienza nella P.A. non può che passare attraverso una maggiore considerazione e riqualificazione del personale che vi opera.
Ad aprile di quest’anno, le aspettative dei lavoratori del P.I. si vedono in parte realizzate. Come per altri Ministeri, anche nella Difesa si è raggiunto un accordo tra Amministrazione e OO.SS. in cui parte del salario accessorio viene destinato alle progressioni economiche di gran parte del personale con criteri di valutazione oggettivi e trasparenti, non suscettibili a giudizi arbitrari e discriminatori.
Quindi un miglioramento economico che, seppur operato senza ulteriori assegnazioni, produce una sorta di stabilizzazione del salario accessorio. Non si tratta di una vera e propria quattordicesima, ma la RdB ha partecipato attivamente all’accordo, trovando inserite molte delle richieste avanzate. I lavoratori del Ministero delle Difesa il 22 novembre hanno formalizzato e concluso le relative domande.
Invece, per quanto riguarda il personale degli Enti trasferiti in Agenzia Industria Difesa (AID) non si è ancora avviata la procedura, mentre si sta approssimando il termine ultimo.
La RSU e tutte le OO.SS. degli Enti in A.I.D. il 19 novembre u.s. hanno inviato una nota di protesta alla Direzione Generale per il forte e inspiegabile ritardo.
La RdB e i lavoratori in AID riterranno inaccettabile una ingiusta discriminazione rispetto ai lavoratori del Ministero della Difesa e sono pronti a intraprendere azioni di lotta e proteste se la suddetta progressione economica non sarà portata a termine nei tempi prestabiliti.
p/Coordinamneto Nazionale Difesa
Ettore Magrini