Agenzia Industrie Difesa: interrogazione a risposta immediata in Commissione Difesa alla Camera sui dettagli del progetto di digitalizzazione degli archivi cartacei.
Atto Camera - Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-05600 presentata da AUGUSTO DI STANISLAO martedì 25 ottobre 2011, seduta n.541
Al Ministro della Difesa.
- Per sapere - premesso che:
recentemente l'Agenzia industrie difesa ha presentato presso lo stabilimento grafico di Gaeta il progetto riguardante la realizzazione del Centro unico di conservazione (CUC) per la sostituzione e dematerializzazione dell'archivio cartaceo del CeDoc della caserma Manara di Roma; 
risulta all'interrogante che abbiano illustrato il progetto alle organizzazioni sindacali e alle rappresentanze sindacali unitarie il capo unità, un ex sindacalista CISL e due funzionari del raggruppamento temporaneo di impresa considerandola «informazione preventiva»; 
è stato garantito al personale dello stabilimento il mantenimento dello stato giuridico dei dipendenti del Ministero della difesa, e le eventuali riconversioni professionali, che riguarderanno poche unità, saranno su base volontaria; 
l'obiettivo del progetto pilota è quello di liberare infrastrutture oggi destinate ad archivio - si parla finora di 32 mila metri quadrati, soprattutto in caserme situate in zone abitative - così da rendere gli spazi disponibili o valorizzabili in altro modo e di ridurre «in modo drastico» (dichiarazione del direttore Airaghi) il personale utilizzato a questo scopo; 
il progetto complessivo prevede di «de-materializzare» ben 97 chilometri di faldoni, con un netto atteso pari a 409,5 milioni di euro; 
in primo luogo, si prevede il ritiro dei documenti dagli archivi e la loro raccolta in un unico sito, individuato nello Stabilimento grafico militare di Gaeta, gestito dall'AID; 
questa enorme mole di materiale verrà poi sottoposta ad un processo di cernita, con la digitalizzazione delle informazioni di interesse e la distruzione dei fascicoli non più rilevanti; 
l'effetto immediato dovrebbe essere quello del recupero degli spazi di servizio e del relativo personale; 
risulta pertanto immediato ed evidente il problema del reimpiego del personale in eccedenza che dovrebbe essere risolto con il ricollocamento presso altre unità della difesa; 
va tenuto conto che le conseguenze di tale iniziativa comportano la valorizzazione degli immobili della difesa, il taglio dei posti di lavoro e un elevato spreco di risorse economiche -: 
quali siano i dettagli del progetto di digitalizzazione e i piani di reimpiego del personale. (5-05600) 
 
							     
					 
    
			 
    
			 
    
			 
						 
							 
							 
							 
        						 
				 
                                    