Arsenale Militare di Taranto: interrogazione a risposta immediata in Commissione Difesa.
Al Ministro della Difesa per sapere premesso che:
- l'arsenale della MM di Taranto, il più grande stabilimento di manutenzione del naviglio militare del Paese, il cui ruolo strategico è riconosciuto dai vertici militari e dai responsabili del Dicastero, versa da anni in una situazione insostenibile, come peraltro affermato dallo studio del gruppo di lavoro ministeriale sull'area tecnico industriale della Difesa;
- nel novembre 2005 funzionari dell'Ispettorato del Lavoro e Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto, in accordo con la Procura della Repubblica di Taranto, hanno sequestrato l'intera area in cui operavano le ditte dell'appalto per presunte violazioni in materia di igiene e sicurezza del lavoro;
- le prescrizioni scaturite dalle ispezioni e continuate nel tempo, hanno causato l'impossibilità di utilizzare anche diversi reparti di lavorazione di pertinenza diretta dell'arsenale;
- nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica, nell'ambito della vasta inchiesta aperta nel novembre 2005, sono stati iscritti, insieme ai 24 imprenditori titolari di altrettante ditte dell'appalto, 3 Ammiragli Ispettori direttori dello stabilimento negli anni dal 2001 al 2006;
- è di questi giorni la notizia che gli stessi sono stati citati a giudizio e dovranno comparire dinnanzi al Giudice Monocratico il 4 febbraio prossimo, per rispondere ad una serie di violazioni in materia ambientale;
- l'inchiesta ha portato alla luce una situazione di degrado e fatiscenza insostenibili e la condizione di rischio oggettivo per la salute e la sicurezza in cui hanno operato i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento e delle ditte di appalto: le ricadute complessive di questa situazione hanno determinato di fatto la perdita del posto di lavoro di centinaia di dipendenti privati e la difficoltà di impiego dei dipendenti pubblici oltre allo spostamento di uu.nn. in altri stabilimenti, a causa dell'impossibilità di effettuare a Taranto alcune manutenzioni;
considerato che:
- i responsabili politici che si sono succeduti negli anni ai vertici del Dicastero non potevano non conoscere la situazione del più grande stabilimento della MM e avevano gli strumenti per intervenire;
- quali interventi intenda assumere il Ministro per far luce sulle responsabilità politiche, fermo restando l'iniziativa della Magistratura, che hanno portato alla situazione attuale.
On. Donatella Duranti
On. Elettra Deiana