ARSENALE MILITARE DI TARANTO. LA MENSA CON I TOPI AGLI OPERAI ... L'ALTRA NUOVA AI MILITARI.
Apprendiamo dai giornali locali che ancora una volta la mensa è invasa dai topi e che, stando a quando dichiarato dalla stessa Commissione Amministratrice Mensa che richiedeva di effettuare una derattizzazione si è comunque provveduto a somministrare regolarmente i pasti caldi ai lavoratori.
Giova ricordare che la summenzionata CAM (Commissione amministratrice Mensa) è composta da personale indicato dai sindacati e che la nostra organizzazione non ha mai aderito alle richieste dell’amministrazione di indicare un proprio nominativo ritenendo che la funzione del sindacato sia quella di controllare non di cogestire, operare una forma di controllo “da fuori” ci consente oggi di dichiarare che ben diversamente si sarebbe dovuta gestire la questione.
Bene fanno gli organi di stampa ad ironizzare pesantemente sull’avvenimento e non tanto perché non si tratti di una cosa estremamente grave ma perché se si interessano i giornali per denunciare un evento di tale gravità e si conclude che tutto ciò che si è in grado di produrre è una semplice richiesta alla direzione su cosa essa intenda fare…allora si legittima la stampa a prendere per i fondelli tutti gli attori di questa vera e propria farsa che si ripete ciclicamente.
A questo punto crediamo che occorra superare in modo propositivo e responsabile uno stato di fatto che da troppo tempo si ripete.
Tra breve sarà disponibile la mensa n.3, struttura oggetto di lavori di adeguamento pluriennali, rinnovata ed a norma, pronta per attivare un servizio mensa degno di questo nome, sembra che l’intendimento del Maridipart Taranto sia quello di riservare tale struttura ad un utilizzo esclusivo del personale militare lasciando la mensa n.1 (quella dei topi…) ai dipendenti civili.
Nel dichiarare la nostra contrarietà a tale decisione richiediamo che tale struttura sia aperta a tutto il personale, senza distinzioni di casta assolutamente artificiose ed inutili, programmando un serio e radicale intervento per la mensa n.1, in modo da riportarla ad uno standard di igienicità degno di un paese civile.
Siamo disposti a sostenere la nostra richiesta insieme a chi la vorrà condividere con iniziative che coinvolgano i lavoratori in una azione di protesta vera e non virtuale come troppe volte si è fatto con la consapevolezza che serve a poco denunciare i fatti se poi non si fa il proprio “mestiere”di delegato sindacale, che non è solo quello di richiedere l’applicazione notarile di contratti e di accordi salvo poi defilarsi e non approfondire le questioni.
Ricordiamo ai lavoratori, a noi stessi, a tutti che la libertà che abbiamo ce la siamo presa nessuno ce l’ha regalata.