Arsenale Militare di Taranto: presentata dalla RdB Difesa l'integrazione richiesta al progetto di fotovoltaico in Arsenale.
Questa mattina la scrivente O.S. ha presentato alla Direzione Arsenale l’integrazione richiesta al progetto di fotovoltaico in Arsenale che si poneva l’ambizioso obiettivo di contribuire ai bisogni energetici dello stabilimento con quello del “solare termico”che ha come possibile ricaduta quella di contribuire alla produzione di acqua calda sia per usi sanitari che di riscaldamento degli ambienti.
Siamo lieti di informarvi che la nostra proposta ha trovato interlocutori attenti ed interessati ai quali è stato illustrato il progetto ed il punto di vista di questa O.S. quale contributo propositivo utile ad un recupero di risorse economiche, ad una inedita modalità di possibile impiego di una parte del personale da coinvolgere nelle fasi di progettazione e posa in opera dei pannelli solari e, non meno importante, una tecnologia pulita della quale vi è estremo bisogno in questo territorio devastato dall’inquinamento.
E’ con grande soddisfazione che registriamo la costituzione di un qualificato gruppo di lavoro, deciso oggi dalla Direzione Arsenale utilizzando professionalità interne, con lo scopo di studiare l’applicazione di quanto proposto prendendo in considerazione uno dei reparti destinati ai lavori di ristrutturazione sul quale calibrare una prima proposta tecnico amministrativa preliminare da sottoporre alla Direzione per l’eventuale approvazione e sviluppo.
Con ciò riteniamo concluso il nostro ruolo in merito che è stato quello della proposta sindacale concreta ed in linea con il nostro modo di essere, augurando un buon lavoro ai colleghi che si accingono a dare gambe operative ad un pezzo della nostra piattaforma.
Nel contempo la scrivente partecipava alla riunione tra RSU ed OO.SS. tenutasi in Arsenale nel corso della quale ascoltava le richieste provenienti da più parti di programmare uno sciopero generale unitario ricordando che lo scorso 29 aprile nel corso della nostra assemblea abbiamo acquisito il mandato dai lavoratori a proclamare lo sciopero e proponeva ancora una volta a tutte le OO.SS. ed RSU che sentivano l’esigenza di affrontare il nodo delle responsabilità dello stato in cui si è giunti in Arsenale, di condividere la nostra petizione popolare per richiedere la costituzione di una commissione parlamentare di inchiesta atta ad accertare le responsabilità politiche.
Si è ritenuto di condividere un momento assembleare lunedì prossimo in preparazione alla partecipazione al consiglio comunale e provinciale in seduta congiunta con la presenza di tutti i sindaci della provincia lo stesso giorno alle 17.30 presso la provincia di Taranto nel corso della quale, per l’ultima volta, riproporremo i nostri contenuti disponendoci ad avviare per nostro conto, qualora non vi fosse la generale condivisione, le procedure per la proclamazione dello sciopero.
Nel pomeriggio, inoltre, abbiamo partecipato ad una nuova riunione presso il Comune di Taranto ove alla presenza del sindaco, dei consiglieri comunali, dei parlamentari locali e di tutte le rappresentanze sindacali del territorio alla presenza del Comandante in Capo del Dipartimento e del Direttore Arsenale moltissimi sono stati gli interventi e molto si è discusso ma, senza offesa per nessuno, le risposte che cercavano dovevano venire dalla Marina e così è stato.
Il Comandante di Maridipart Taranto ha risposto in modo inequivoco: non ha detto una sola parola – il silenzio, a volte è la risposta migliore – mentre il Direttore Arsenale ripercorrendo brevemente gli ultimi giorni, prendendo atto della mancanza di qualunque novità si è limitato a ribadire che allo stato non è in grado di garantire tutti i lavori alle unità navali, che intende proseguire il piano di ristrutturazione tendente a rispondere alle prescrizioni e che attende le determinazioni dello Stato Maggiore per il prossimo 26 di maggio in riguardo alla programmazione delle assegnazioni dei lavori navali ai vari arsenali.
A conclusione di una lunga e difficile giornata crediamo che si sia perso del tempo prezioso, giudichiamo non all’altezza della gravità della situazione le iniziative sinora messe in campo e riteniamo indifferibile ed urgente uno scatto in avanti della gestione della vertenza, ci attendiamo dall’assemblea programmata per lunedì l’avvio di una nuova fase di mobilitazione dura e prolungata non perdendo di vista tutte le opzioni possibili affinché non si perda un solo posto di lavoro, noi continuiamo a fare sindacato assumendoci le nostre responsabilità con obiettivi chiari, proposte concrete e percorribili, onestà intellettuale, nessun padrino politico: non ci serve chi pensa per noi, non ci piace chi strumentalizza!
Quando e se si vorrà lottare sul serio, con le armi sindacali dello sciopero e della mobilitazione saremo in prima fila con le nostre bandiere, come sempre, non prima!
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Il giorno 12/3/2008, nel corso di un incontro con il Direttore dell’Arsenale Militare di Taranto, è stato presentato dalla RdB-Difesa l'allegato progetto elaborato dalla nostra struttura dell'Arsenale e con il prezioso contributo di chi ha voluto e sentito di partecipare.
L'iniziativa, che si inquadra in un contesto di proposte per la ricerca di soluzioni che permettano il superamento della crisi in atto ma che purtroppo si trova in contrapposizione con il populismo dei Sindacati Confederali, ha trovato l’apprezzamento dei vertici dello stabilimento perchè l'unica cosa che abbiamo richiesto in cambio è di far lavorare la gente, richiesta inusuale a l’Amministrazione non è più abituata ad ascoltare poichè i cosiddetti "grandi" sindacati spesso chiedono, con il cappello in mano, favori per loro senza nulla proporre per il superamento della condizione attuale dell'Arsenale.