Arsenale Militare di Taranto: un'arrogante iniziativa.

Taranto -

Cgil, Cisl e Uil insieme a Fim, Fiom e Uilm hanno indetto una conferenza stampa sullo sciopero dell'11 giugno, dimenticandosi però delle altre OO.SS. dell'Arsenale.

Il tentativo di scalzare le altre Organizzazioni Sindacali giunge in modo scoperto e ripugnante da parte di coloro che per tutto il tempo hanno continuato a frenare la vertenza e oggi ci vogliono mettere il cappello sopra!

 

Tutto questo non ci dimostra nulla di nuovo.

La fase attuale è stata in gran lunga condizionata dalle iniziative della RdB, immediatamente dopo la nostra assemblea generale con la quale abbiamo acquisito il mandato dei lavoratori a dichiarare lo sciopero, è stato tutto un fiorire di iniziative "unitarie" a costo zero e di facciata, dove chiarissimo è l'intento che muove i Tre!

Il punto da focalizzare e dal quale partire è sicuramente la denuncia della foga privatizzatrice di Brunetta: se il "piano industriale del pubblico impiego" presentato ha tra i punti qualificanti la massima privatizzazione, possibile che proprio l'Arsenale si dovrebbe salvare?
Con coloro (cgil, cisl e uil) che siedono ai tavoli con il Governo e trattano con Brunetta accettando l'impostazione ultra liberista, come possono poi pretendere un Arsenale pubblico?

 

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TARANTO, 7 GIUGNO 2008: COMUNICATO STAMPA

 

A aderenti e simpatizzanti RdB Arsenale

 

Care e cari compagni,

a voi che in tanti mi avete contattato dopo la conferenza stampa convocata dai confederali  in seguito alle affermazioni fatte in quella sede, giunga questa mia per assicurarvi che comprendo a pieno il vostro stupore ed il conseguente sentimento di rabbia che provate in questo momento poiché è anche il mio.

Tuttavia credo che sia necessario reagire a questa arrogante provocazione con freddezza e senza indulgere a recriminazioni o peggio a polemiche spicciole innescando un conflitto tra lavoratori che si conoscono da una vita, sono persone per bene ed hanno in comune l’obiettivo di salvaguardare il proprio posto di lavoro.

La vostra decisione di non partecipare allo sciopero del 11 giugno a sostegno della vertenza Arsenale in risposta al battage mediatico scatenato dai confederali per appropriarsi di un percorso che solo sporadicamente è stato loro e che, in larga parte, con la loro acquiescenza, con il loro proporsi alla controparte come garante della “pace sociale” spesso contro gli stessi lavoratori hanno causato, la ritengo  umanamente condivisibile.

Pure devo pregarvi di recedere da tale intento, se è vero che vi è intollerabile dover ascoltare o leggere dichiarazioni “rivoluzionarie” da parte di soggetti notissimi nello stabilimento per essersi occupati sempre e solo del proprio tornaconto, se capisco che dover assistere ad una sporca operazione mirante ad accreditarsi come l’unico interlocutore sindacale “istituzionale” tagliando fuori tutti i protagonisti della vertenza che in questi anni sono stati costantemente e coerentemente a battagliare, a informare, a lottare sul terreno, tra i lavoratori credo che sia sbagliato non onorare questa prima, limitatissima, iniziativa di sciopero vero.

La nostra organizzazione ha richiesto una verifica del percorso unitario per lunedì 9 giugno invitando i lavoratori ad assistere all’incontro affinché si rendano conto, senza mediazioni o false notizie, di come stanno le cose e quale sia la concezione dell’unità che costoro hanno.

Personalmente, questa vicenda non mi stupisce più di tanto, certo siamo purtroppo giunti al punto che oltre all’abisso che ci divide dal punto di vista sindacale si deve aggiungere anche quello umano poiché se è diventato normale che costoro provino sempre a mettere il cappello sulle vertenze per arrivare a gestire, in perdita, le trattative, non era ancora capitato nello specifico che si arrivasse a non rispettare un accordo tra organizzazioni che insieme hanno dichiarato uno sciopero avocando a sé ciò che si era concordato di fare insieme.

Naturalmente aver pubblicamente affermato che essi rappresentano tutti i lavoratori dell’arsenale quando non è vero, aver già comunicato che vi sarà un corteo che si concluderà sotto la Prefettura quando non si è ancora fatta la riunione tra le organizzazioni dichiaranti lo sciopero che, ricordiamo sono: RdB/CUB, Federazione Intesa, Cobas P.I., FLP, Cgil, Cisl e Uil, per decidere quale iniziativa mettere in campo per quel giorno pone una pesante  pregiudiziale sulla verifica richiesta.

Ma, dato che noi onoriamo sempre gli impegni saremo lunedì a quell’appuntamento al quale vi chiedo di intervenire in massa poiché sarà quella la sede in cui decideremo insieme, come sempre, quello che vorremo fare da questo punto in avanti.

Fraterni saluti

 

          Luigi Pulpito

         Componente RSU Arsenale RdB/CUB