ASSEMBLEA NAZIONALE CUB - Riccione 22/24 Maggio 2009
L’Assemblea Nazionale della CUB tenutasi a Riccione dal 22 al 24 maggio che ha visto la partecipazione di oltre 400 delegati e di circa 100 tra ospiti e invitati approva il documento preparatorio e la relazione introduttiva.
L’Assemblea ritiene indispensabile favorire ancora la discussione interna affinché tutta la CUB partecipi con convinzione al processo costituente che oggi avviamo.
L’Assemblea ha analizzato con un dibattito approfondito e qualificato le cause e gli effetti della crisi che sta devastando il mondo del lavoro e i rapporti sociali, producendo regressioni politiche e culturali che sfociano nella xenofobia e nel razzismo con un generale impoverimento dei lavoratori e dei settori sociali più deboli, premiando profitti e rendite.
Questa situazione è destinata a produrre inevitabili tensioni e conflitti sociali sempre più radicali che pongono nuovi compiti e nuove responsabilità a chi in questi anni ha rappresentato un’efficace se pur parziale alternativa al sindacato concertativo.
Consapevoli che questo processo non sarà semplice ma anche del fatto che l’attacco ai diritti e al mondo del lavoro non ci permette tempi indefiniti, l’assemblea propone alle organizzazioni del PATTO DI BASE ed a quelle sociali di promuovere entro il mese di settembre un momento assembleare di verifica del percorso costituente, aperto ed ampio che sia anche l’occasione per decidere il necessario livello di lotte e mobilitazioni per il prossimo autunno.
L’assemblea nazionale della CUB rivolge un forte invito alle organizzazioni che hanno partecipato ai suoi lavori a procedere insieme sulla via del percorso costituente condividendone tempi e modalità di realizzazione.
L’assemblea decide altresì che il comitato costituente incaricato sia aperto alla partecipazione di altre strutture sia interne che esterne alla CUB che condividano questo percorso unitario.
L’esigenza di stabilire un rapporto non episodico con tutte le realtà del conflitto sociale si dimostra giusto e non più rinviabile.
Per il sindacalismo di base si tratta di individuare un percorso che attraverso un confronto serrato giunga ad un passaggio politico-organizzativo aperto ai movimenti sociali e a tutti i protagonisti del conflitto per arrivare a costruire un soggetto sindacale adeguato ed utile ai lavoratori in questa nuova fase, strutturato nei posti di lavoro e nel territorio capace di incidere e di dare risposte concrete.
L’assemblea valutando molto positivamente l’esperienza del PATTO DI BASE e i contenuti della sua piattaforma, impegnandosi a sostenere con forza e convinzione le mobilitazioni da esso promosse contro il razzismo e il G8 si impegna a procedere ad una fase costituente aperta a chi ancora non abbia maturato completamente questa esigenza.