Attività formativa del personale civile.

Roma -

Giungono a questo Coordinamento Nazionale numerose segnalazioni da parte dei nostri dirigenti sindacali sul mancato rispetto di quanto previsto in tema di formazione del personale civile.

 

Nonostante l'attuale quadro normativo e contrattuale di riferimento preveda l’importanza strategica e l'obbligatorietà di garantire a tutti i lavoratori un continuo accrescimento del proprio bagaglio culturale e professionale, si assiste ad un progressivo depauperamento dell'offerta formativa sia negli enti centrali che sopratutto in quelli periferici.

 

La principale struttura formativa di riferimento del Ministero della Difesa - Civilscuoladife - non riesce a soddisfare le esigenze di formazione, aggiornamento ed accrescimento del personale dipendente e, i pochi dipendenti di Enti periferici che riescono ad accedere ai corsi, sono considerati dei “prescelti” per qualche fortunata combinazione.

 

Allo stato attuale, l'attività formativa risulta bloccata nelle paludi di una mentalità che non tiene in considerazione  i bisogni del personale civile poichè a corto di precise disposizioni in materia.

 

Ove presenti, i dirigenti preposti sono assoggettati ad equilibrismi interpretativi, non sempre coronati dal successo, tesi ad armonizzare le indicazioni ivi espresse con i contenuti delle recenti circolari emesse dalla Direzione Generale per il Personale Civile che appaiono contrastanti.

 

Gli ingenti tagli alla spesa pubblica, e quindi alle spese di missione, sono un ostacolo al personale avente diritto tanto da limitarne la possibilità di frequentare un corso fuori sede che, con una situazione già grave ovunque, assume contorni particolarmente allarmanti nelle isole.

 

In estrema sintesi, la scarsa formazione attivata soprattutto in periferia avviene in modalità extraCivilscuoladife, ricalcando gli stessi argomenti che Civilscuoladife offre nei suoi corsi programmati, gravando notevolmente sulle casse dello Stato.

 

L’apparato dirigente dell’Amministrazione è stanco e demotivato in quanto l'impegno, condiviso con OO.SS. e R.S.U., di studio/valutazione dei gap di conoscenza e di competenza e la predisposizione di richieste di intervento, finisce in un assordante vuoto di risposte. 

 

Il personale già formatore, grazie alla frequenza a corsi presso il CEFODIMA di Firenze, non è utilizzato nonostante l'investimento notevolmente oneroso .

 

Non è assicurata alcuna informazione successiva sui piani di formazione pluriennali previsti con le diverse e complesse procedure e, soprattutto, manca il momento di verifica dei dati aggregativi tra Enti territorialmente viciniori, promuovendo l'attività formativa decentrata.

 

Di fatto, nell'assoluta mancanza di trasparenza delle varie fasi del processo, quello che registriamo è il deciso malcontento dei lavoratori che si sentono, e in verità sono, completamente abbandonati.

 

Denunciamo le numerose note di protesta provenienti dagli Enti delle tre FF.AA. che riferiscono della mancata attivazione della prevista concertazione sul tema, della mancata informazione anche su richiesta e, finanche, della riluttanza a convocare incontri che riferiscano sull'attuazione del piano formativo, fornendo dati di comparazione tra esigenza segnalata e risposta fornita.

 

La formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori è un diritto previsto in primis dalla Costituzione di cui reclamiamo il rispetto, come esigiamo di conoscere per ogni singolo Ente quale attività formativa venga assicurata con una informazione estesa ai dirigenti sindacali in sede locale.

 

A fronte di questa situazione, la USB Difesa ha inviato questo documento di denuncia formulando di ricevere informazioni su:

-         quale sia la strategia seguita per far decollare un piano di formazione decentrato sul territorio;

-         quali siano i motivi ostativi ad una logica alternativa che suggerisce di tenere i corsi in Enti dotati di aule idonee, investendo esclusivamente sulle spese di missione del personale docente in forza a Civilscuoladife;

-         il motivo del mancato impiego dei formatori;

-         i motivi che non permettono di formare altro personale civile dipendente di altri Enti del Ministero che possa tenere corsi in sede decentrata;

-         se e quando il CEFODIMA di Firenze organizzerà altri corsi per formatori.

 

Nell’attesa di un riscontro, abbiamo chiesto di istruire gli enti dipendenti delle rispettive FF.AA. sugli adempimenti previsti e regolati dalle norme in materia di concertazione, informazione preventiva e successiva sull'argomento in oggetto.