FINANZIARIA: sempre più chiaro il progetto del Governo sulla Pubblica Amministrazione.
"Dopo il taglio del salario accessorio, quello degli organici con l’inevitabile aumento dei carichi di lavoro, la riforma del modello contrattuale, l’introduzione della meritocrazia clientelare, l’aumento dell’età pensionabile per le donne e l’attacco alle libertà sindacali, ecco arrivare l’ennesimo regalo del Governo ai lavoratori pubblici”, afferma Daniela Mencarelli della Direzione Nazionale RdB Pubblico Impiego.
“Lo stanziamento previsto dalla finanziaria per il rinnovo dei contratti prevede infatti il pagamento della sola vacanza contrattuale, circa il 40% dell’inflazione programmata per un totale di 3,4 miliardi di Euro”.
Il Ministro Brunetta spaccia per un vero e proprio rinnovo contrattuale per il triennio 20010-20012 ben 12 euro medi mensili lordi mentre il resto delle risorse, ancora non previste dalla finanziaria, sono legate al nuovo assetto normativo che scaturirà dalla riforma Brunetta.
Nessuna certezza quindi rispetto alle somme che il Governo intende mettere sul piatto per i lavoratori pubblici a soli tre mesi dalla scadenza dei contratti. Nessuna certezza neanche per quanto riguarda l’incremento delle somme destinate al salario accessorio, legate alle economie di gestione delle amministrazioni pubbliche.
E’ evidente che il governo continua la sua opera di smantellamento della Pubblica Amministrazione. E’ altrettanto evidente che i lavoratori intensificheranno la mobilitazione, a partire dagli appuntamenti già programmati dalla RdB P.I..
Il giorno 25 settembre siamo stati in piazza, con un presidio a Roma, sotto il Ministero della Funzione Pubblica dove, oltre a porre con forza la questione salariale, abbiamo protestato contro il tentativo di ridurre a due i comparti di contrattazione, tentativo che non solo non risponde a nessuna logica di funzionalità, ma consegna nelle mani di Cgil, Cisl e Uil il monopolio della rappresentatività sindacale.
E' stato un primo appuntamento in preparazione dello SCIOPERO GENERALE DEL 23 OTTOBRE del Patto di Base al quale parteciperemo per rivendicare salari, diritti, dignità.