COMUNICATO STAMPA ESITO INCONTRO CON IL NUOVO MINISTRO DELLA DIFESA, LORENZO GUERINI. USB CHIEDE SOLO CERTEZZE E NON VAGHI ED INUTILI IMPEGNI
Roma 22 Novembre 2019. Dopo circa due mesi dall’insediamento, si è tenuto il tanto atteso incontro tra le OO.SS. ed il Ministro Lorenzo Guerini, a cui ha presenziato anche il Sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo.
Come già diramato nei precedenti comunicati, l’occasione ci ha permesso di esprimere al Ministro il malcontento diffuso tra il Personale Civile circa i mancati impegni assunti da chi lo ha preceduto nel prestigioso incarico a capo di un Ministero complesso qual è quello della Difesa.
Dopo aver ascoltato attentamente il suo intervento introduttivo, cosi come riportato nelle Linee programmatiche alle quali si ispirerà il Dicastero, USB ha sottolineato come tale malcontento abbia raggiunto livelli intollerabili, essendo stata lesa la Dignità dei Lavoratori sia dal punto di vista economico che lavorativo.
Infatti sono trascorsi quasi 5 anni dall’impegno di individuare soluzioni concrete per colmare il Gap Economico con gli altri Dicasteri e la componente Militare, a tal punto da accrescere il divario più che ridurlo.
Analoga vertenza ha riguardato il mancato passaggio dei Colleghi di 1ª Area, bistrattati e discriminati in questi ultimi anni, su cui incombe il veto dei passaggi economici nell’Area superiore a causa dei ben noti vincoli contrattuali, i cui emendamenti non hanno riscontrato la ferma volontà politica di porre rimedio.
Nel corso dell’intervento di USB Difesa, è stato sottoposto all’attenzione dell’Autorità Politica il mancato avvio dei lavori, non ancora inseriti in agenda da parte della Commissione Difesa, riguardanti le Proposte di Legge depositate dall’On. Ermellino e altri firmatari, per il riconoscimento della Specificità del Personale Civile e il transito dei Militari non idonei in altre Amministrazioni Pubbliche.
E’ di questi giorni il tentativo del Governo di introdurre un emendamento che preveda uno stanziamento di 100 Milioni di Euro per la perequazione nei Ministeri (in specie indennità di amministrazione). Emendamento che al momento risulta ritirato, nonostante il Ministro Franceschini del MiBACT, avesse trovato i soldi per destinarli all’incremento dell’indennità di amministrazione: soldi strutturali, fissi e continui, a partire dal 2020.
Infine, ancora una volta, il tavolo Politico non ha dato riscontro alle nostre osservazioni circa i mancati stanziamenti annuali, in ossequio ai dettami riportati nell’art. 614 comma 1 e 1805 bis del Codice dell’Ordinamento Militare (D.lgs.66/2010), assolutamente difformi rispetto alla relazione tecnico finanziaria, con particolare riferimento alle somme riportate nel modulo di costituzione del Fondo per la contrattazione integrativa, che vi riportiamo di seguito:
Art. 614 - Incremento del fondo per l'incentivazione della produttività del personale del Ministero della difesa.
- In relazione alle prioritarie e urgenti esigenze connesse all'intensificarsi delle attività di supporto alle Forze armate impiegate nelle missioni internazionali e ai conseguenti maggiori carichi di lavoro derivanti dall'accresciuta complessità delle funzioni assegnate al personale in servizio presso il Ministero della difesa, è autorizzata la spesa di euro 15 milioni a decorrere dal 2008, da destinare, attraverso la contrattazione collettiva nazionale integrativa, all'incentivazione della produttività del predetto personale, nella misura di un terzo in favore del personale appartenente alle aree professionali e della restante parte in favore del personale contrattualizzato appartenente alle aree funzionali.
Art. 1805-bis - Fondo per la retribuzione della produttività del personale militare transitato nelle aree funzionali del personale civile del Ministero della difesa.
- Per ciascun militare nell'anno di transito nel ruolo del personale civile del Ministero della difesa, annualmente e per l'intero periodo di permanenza del militare transitato in detti ruoli, è versato al fondo per la retribuzione della produttività del personale civile stesso un importo corrispondente alla quota media pro capite delle risorse strutturali dei fondi per l'efficienza dei servizi istituzionali delle Forze armate comunque denominati.
Per quanto riguarda la riapertura delle ex Scuole Allievi Operai, proposta formalizzata invano anni addietro e sottoposta a tutti i Ministri che si sono succeduti, USB prende atto dell’iniziativa ma poiché - come si suol dire - “i buoi sono scappati dalla stalla” (con allusione alle Maestranze in gran parte in pensione che avrebbero potuto essere impiegate a costo zero come formatori per trasferire il loro know-how), pur apprezzando l’impegno del Ministro, oggi ne appare improbabile la riapertura immediata, essendo le sedi dislocate nei vari Enti in condizioni tali da aver bisogno di urgenti interventi strutturali per il ripristino immediato.
In ambito di salute e sicurezza (onde evitare lo stress lavoro correlato) e ai fini della conciliazione dei tempi di vita/lavoro, continua la lotta per veder riconosciuti gli istituti previsti a livello europeo e nazionale a favore di intere categorie di lavoratori come i pendolari (flessibilità in entrata/uscita, rinuncia alla pausa psicofisica, ecc) e i videoterminalisti (tipologia di pause previste, visite mediche, smart working, ecc).
Non meno importante, ma di enorme rilevanza, la famigerata Performance, la cui Direttiva deve essere sottoposta a revisione in quanto la USB ha rilevato più volte criticità. Il sistema di applicazione è attualmente gestito, in alcuni casi, in modo discrezionale e poco garantista del Lavoratore ed inadatto ad essere applicato nel Dicastero della Difesa.
Tra 20 gg. sarà riconvocato il tavolo a cui USB presenzierà restando ferma nell’ottenere certezze, in quanto il tempo degli impegni e delle illusioni, è finito.
Vi terremo aggiornati.
COORDINAMENTO NAZIONALE DIFESA