L'USB Difesa critica le dichiarazioni del Comando della Scuola Volontari dell'Aeronautica Militare (S.V.A.M.), che ha annunciato l'inizio dei lavori per l'eliminazione delle barriere architettoniche presso Lido Persefone a partire da settembre. L'organizzazione sindacale considera questa dichiarazione una "grave e inaccettabile ammissione di responsabilità" da parte del Comando, nonostante le reiterate insistenze formulate negli anni all’A.M. da parte del personale civile interessato, nonostante la realizzazione delle opere era stata già garantita dal Comando della S.V.A.M. di Taranto in comunicazioni inviate alle Organizzazioni sindacali, risalenti a luglio 2024 e giugno 2025.

Il sindacato denuncia una negligenza perdurante nei confronti dell'inclusione e dell'accessibilità per le persone con disabilità, in palese violazione della Legge n. 104/1992, che non prevede deroghe al diritto fondamentale alla mobilità e alla piena fruizione degli spazi pubblici.

L'USB Difesa contesta le soluzioni provvisorie adottate dall'Ente, come “l'impiego di un trattorino cingolato attrezzato per il trasporto o l'assistenza manuale da parte del personale dell’Aeronautica Militare”, sostenendo che siano un tentativo di nascondere le "gravi inadempienze". Sussistono, inoltre, fortissime perplessità sia riguardo la conformità e sicurezza del “trattorino” citato (risulterebbe inutilizzato da anni e non idoneo all’utilizzo su sabbia), sia sulla specifica formazione del personale preposto, oltre la mancanza di documentazione riportata nel DVR che attesti l'idoneità del “trattorino” e la formazione specifica del personale. Appare inoltre imbarazzante, quanto inappropriato, da parte del Comando della S.V.A.M. l'uso del termine "trattorino cingolato attrezzato", in quanto lo stesso è destinato a lavori agricoli e non certamente quale dispositivo di ausilio al personale disabile. Il termine corretto è montascale mobile a cingoli elettrico.

Inoltre, il sindacato solleva dubbi sui controlli e le autorizzazioni necessarie per l'apertura del lido, soprattutto dopo la sua ristrutturazione, avvenuta nel 2022. L'USB Difesa chiede l'intervento della Magistratura per accertare le responsabilità che hanno reso la struttura inaccessibile al personale con disabilità e a tutti gli aventi diritto, in particolare alla luce delle ingenti spese sostenute per i lavori.

L'organizzazione sindacale ribadisce il suo impegno a sostenere i diritti delle categorie più vulnerabili, affinché non siano mai più trattate come una questione secondaria.

COORDINAMENTO NAZIONALE USB DIFESA