COMUNICATO STAMPA USB PI DIFESA - Fincantieri - Oto Melara - Gruppo Leonardo
Amerigo Vespucci a Fincantieri: L'Appalto che Denuncia lo Smantellamento di Arsenali e Poli di Mantenimento
L'Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego (USB PI) Difesa denuncia con forza la decisione di affidare a Fincantieri la manutenzione straordinaria e il refitting post-Giro del Mondo della Nave Scuola Amerigo Vespucci presso l'Arsenale Militare di La Spezia, con i lavori che hanno avuto inizio a fine giugno/inizio luglio 2025.
Questa scelta, presentata come necessaria per garantire la rapidità dei lavori, è in realtà la conseguenza diretta e inaccettabile di anni di politiche miopi che hanno sistematicamente depotenziato gli enti logistici della Difesa, un problema che tocca la Marina quanto l'Esercito.
Sottrazione del Lavoro e Dirottamento Interno di Risorse Pubbliche
Gli Arsenali di La Spezia, Taranto e Augusta, e i Poli di Mantenimento Pesante (PMP) dell'Esercito (tra cui Nola e Piacenza), possiedono un patrimonio di professionalità uniche. Le maestranze civili erano storicamente capaci di gestire internamente l'intero ciclo vita di navi e mezzi. A La Spezia, il conferimento dei lavori della nave simbolo della Marina all'industria sottrae lavoro e disperde il know-how nautico, mentre nei PMP, analogamente, le manutenzioni sui veicoli blindati – un tempo effettuate unicamente dai dipendenti civili – vengono sempre più appaltate a ditte come Oto Melara, parte del Gruppo Leonardo.
Il punto più grave è che Fincantieri e Leonardo (che controlla Oto Melara) sono entrambi gruppi industriali a controllo pubblico indiretto, tramite il Ministero dell'Economia e Finanze (MEF).
Si assiste, quindi, a un vero e proprio dirottamento interno di risorse statali: lo Stato, attraverso le sue partecipate industriali, esternalizza il lavoro che dovrebbe essere svolto dai propri Arsenali e Poli Logistici, deliberatamente lasciati senza personale.
Questo sistema configura una "privatizzazione strisciante" della logistica strategica nazionale a vantaggio dell'industria di Stato, aggravando il depotenziamento delle nostre strutture militari.
La Crisi di Organico come Alibi
Avevamo Ragione: La chiusura delle Scuole Allievi Operai e il blocco del turnover, decisioni contro cui la nostra Organizzazione Sindacale si è strenuamente battuta anni fa, hanno prodotto esattamente la crisi odierna. La dipendenza dall'industria privata è la diretta e amara conseguenza del non aver ascoltato gli allarmi del sindacato.
Quindi, la necessità di ricorrere a ditte esterne non è dovuta a carenze tecniche delle maestranze civili, ma al blocco del turnover e al mancato ricambio generazionale. Gli organici sono ridotti all'osso, con migliaia di posti vacanti, creando artificialmente la condizione di necessità che giustifica l'appalto.
Questa strategia non solo erode la sovranità logistica della Difesa, rendendola dipendente dai costi dell'industria, ma trasforma gli enti pubblici da centri di produzione e riparazione in meri "porti di appalto" per i grandi gruppi industriali.
Chiediamo una immediata inversione di Rotta e Tutela Finanziaria dello Stato
L’USB PI Difesa esige un immediato cambio di rotta per la difesa dell'efficienza logistica nazionale, dei diritti dei lavoratori e delle finanze pubbliche:
Sblocco Immediato e Massiccio del Turnover: Assunzione urgente di nuovo personale civile specializzato, in linea con le reali necessità operative degli Arsenali e dei Poli di Mantenimento.
Manutenzione Interna come Priorità (e Risparmio): Esigere che i lavori sulle unità e sui mezzi militari tornino ad essere la missione prioritaria del personale civile della Difesa.
Stabilizzazione degli Operai a T.D.: Chiediamo che la prossima Legge di Stabilità provveda urgentemente alla stabilizzazione di circa 120 unità di Operai a Tempo Determinato che operano da anni per le attività delle Basi Militari. Questi lavoratori, in possesso di elevate capacità professionali e operanti spesso in condizioni proibitive, sono una risorsa immediata per colmare il gap di personale. Non si può ricorrere al privato per la manutenzione e contemporaneamente ignorare i professionisti che già lavorano per lo Stato
Basta al Maggior Dispendio di Denaro Pubblico: La scelta di affidare i lavori a soggetti esterni, che operano per fini di lucro e applicano tariffe e costi di manodopera superiori, genera un inevitabile e ingiustificato maggiore dispendio economico a carico del bilancio della Difesa. Il presunto risparmio sulla gestione del personale si traduce in realtà in una spesa maggiore e meno controllabile per il cittadino.
Non accetteremo che il patrimonio di eccellenza tecnico-professionale della Difesa venga sacrificato sull'altare delle commesse private, a discapito dei lavoratori e della sicurezza logistica nazionale, e per l'ingiustificato sperpero di denaro pubblico.
IL COORDINAMENTO
USB PUBBLICO IMPIEGO DIFESA