DIFESA: ISTITUITO IL REGIME TOTALITARIO A TARANTO NEI CONFRONTI DI USB.
Taranto 01 Novembre 2019. E’ inevitabile che quando si porta avanti una vertenza per la Tutela della Salute dei Lavoratori, ne conseguono azioni che pregiudicano i Diritti Sindacali a tal punto da denigrare persino l’operato dei delegati Sindacali Territoriali.
E’ quanto, da mesi, si sta verificando in alcuni Enti della Marina Militare, in cui i Comandi, procedono con riunioni sindacali escludendo il confronto con USB Territoriale, nonostante l’osservanza degli Istituti di partecipazione e Diritti di informazione sanciti dalle vigenti diposizioni che disciplinano tali materie, con particolare riferimento a quello relativo all’igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, come nel caso della mensa dell’Arsenale , di cui è stata inoltrato esposto alla Procura per la verifica delle derrate alimentari e metodo HACCP.
Infatti, la documentazione pubblica, fornita ai sensi della Legge 241/90 su esplicita richiesta dei delegati sindacali, nonostante circostanziata e relativa alle modalità di appalto e esecuzione dei lavori secondo le norme vigenti è da ritenersi parziale e superficiale, nonché viziata dal punto di vista formale e sostanziale a tal punto da depositare a breve un esposto alla Procura della Repubblica. La documentazione, nonostante richiesta, è carente delle comunicazioni d’obbligo alla Asl ed è priva della copia del FIR (formulario identificazione rifiuti).
E’ noto che la rimozione di alcuni pluviali e manufatti contenenti amianto, nell’Ospedale Militare e altri Enti della Marina Militare, è stata eseguita a seguito di segnalazione/denuncia di USB Difesa, inoltrata per conoscenza all’Ente di controllo e vigilanza del Ministero della Difesa.
Tuttavia, con l’insediamento del nuovo Capo di stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Cavo Dragone, sensibile alle questioni ambientali e alla sicurezza sui Luoghi di lavoro, a cui la scrivente ha scritto una richiesta di incontro al fine di dissipare i dubbi e perplessità che aleggiano sulla vertenza in atto sull’esposizione ad amianto, si sono avuti i primi riscontri. Lo stesso Ammiraglio, infatti, ha emanato una Direttiva con la quale si consente a qualunque Dipendente di descrivere e circostanziare l’esposizione e se nell’ambiente in cui svolge la propria attività lavorativa sia presente amianto.
Resta bene inteso che l’obiettivo primario rivendicato da USB è l’istituzione di un osservatorio epidemiologico, visite mediche preventive per tutto il personale esposto, registro tumori e inoltro delle scheda sanitaria alle ASL territorialmente competenti, al fine di accertare l’eventuale correlazione tra tale agente inquinante con l’insorgenza di patologie tumorale che possono manifestarsi dopo anni.
COORDINAMENTO NAZIONALE DIFESA