DIFESA: USB, MINISTRO MAURO INTERESSATO PIU' A B. CHE AI LAVORATORI

NO ALLA REVISIONE DELLO STRUMENTO MILITARE

Roma -

Il ministro della Difesa, Mario Mauro, balzato in questi ultimi giorni agli “onori” della cronaca per la proposta di amnistia che sanerebbe la situazione giudiziaria di Silvio Berlusconi, ad inizio di agosto ha presentato in Consiglio dei Ministri i decreti attuativi della Revisione dello strumento militare, che prevede il taglio di 20.000 militari e 10.000 civili. Mentre il personale militare che non dovesse trovare posto in altre pubbliche amministrazioni verrà accompagnato con tempi lunghi alla pensione, per il personale civile in esubero l’alternativa alla mobilità sarà la cassa integrazione e il licenziamento.

 

L’USB P.I. ha contestato da subito la Riforma, basata essenzialmente su tagli alla spesa per il personale, denunciando la mancanza di investimenti sulle professionalità interne.

Secondo l’USB, l’idea di aumentare la spesa per gli armamenti riducendo quella per il personale porterà ad inevitabili ulteriori processi di esternalizzazione.

 

L’USB rivendica maggiori tutele per i lavoratori civili della Difesa ed invita il ministro Mauro ad occuparsi di più di questo problema, lasciando da parte gli interessi specifici di qualche potente personaggio condannato in via definitiva per uno dei reati più odiosi per chi lavora nel pubblico impiego e per i cittadini onesti in genere.

 

Contro la Revisione dello strumento militare e per reclamare tutela del lavoro, sviluppo dell’attività pubblica, rinnovo dei contratti e sviluppi professionali, l’USB chiama i lavoratori della Difesa allo sciopero generale il prossimo 18 ottobre.