Emergenza profughi: la tendopoli di Trapani.

Roma -

C’è una zona vicino Trapani dimenticata da tutti: una ex pista militare di un ex aeroporto ormai dismesso che ha nome Kinisia.

 

Proprio in questa zona, in mezzo a strutture diroccate e una torre di controllo fantasma, la settimana scorsa sono state montate ben 88 tende di 6/8 posti ciascuna per accogliere circa 700 immigrati in arrivo da Lampedusa.

 

Certo, costruire una tendopoli a una manciata di kilometri dall’aeroporto di Birgi, in una zona dove non ci sono le minime condizioni igienico-sanitarie, è stata proprio un’idea brillante!

 

Tanto è vero che ci sono state parecchie mobilitazioni sia da parte dei cittadini che da parte delle autorità locali per gridare a tutti che è una pazzia!

 

Da un paio di giorni a questa parte, si sente anche che non solo la zona è inospitale e inadatta ma sarebbe anche contaminata!

 

Per cui, in seguito a varie denunce da parte dei cittadini e dello stesso sindaco, ci si è dati da fare: ben tre aree nella strada d’accesso a Kinisia sono state poste sotto sequestro per permettere alla polizia municipale di effettuare sopralluoghi in modo da verificare la presenza di amianto.

 

Ed infatti, il Direttore Generale di Arpa Sicilia, l’ingegner Sergio Marino, ha dichiarato: "I detriti e le schegge di amianto sono ancora facilmente rinvenibili su tutto il terreno. L’eternit con ogni evidenza è stato “smaltito” per frantumazione e il tutto è stato malamente coperto da uno strato di terra."

 

Ora, le aree messe sotto sequestro dalla polizia hanno i sigilli e gli atti trasmessi alla magistratura per la convalida del sequestro.

 

E le tende? I profughi, prima buttati in una nave, ora sono stipati a dozzine in una tenda, senza acqua, senza servizi igienici, senza luce, sotto il sole, in mezzo al deserto e, in aggiunta, immersi nell’amianto.

 

Chi ha operato la scelta di Kinisia o non conosce il sito o ha deciso di arrichire qualcuno.

 

Come?

 

Non lontano da questa area esistono strutture della difesa in disuso ma abbastanza "presentabili" che risulterebbero ancora idonee ad ospitare "umani" con un minimo di intervento e capacità organizzativa .

 

Anzichè spendere milioni in campi di concentramento con tanto di doppia recinzione di passata memoria, le fervide menti del Governo hanno pensato bene di dimenticarsene poichè, se messe a disposizione di qualcuno, avrebbero dovuto rinunciare alla loro "valorizzarzione" con una perdida secca per i loro interessi.   

 

Non è certo la soluzione ottimale, ma le condizioni igenico sanitarie sarebbero state migliori.

 

Tutti noi speriamo che una tenda resti libera, per dare la possibilità al Presidente di comprarla!