ESITO INCONTRO CON A.D. SU CCNI 2023-2025 e CCNI criteri di ripartizione del fondo per la progettazione e l’innovazione
COMUNICATO STAMPA
La chiamano contrattazione ma trattasi di vera elemosina!
Roma 26 luglio 2023.
Si è svolto oggi l’ennesimo e deludente incontro con la Delegazione trattante di parte pubblica presso la Direzione Generale del Personale civile della Difesa per la contrattazione del CCNI 2023/2025.
Ciò che ci è stato proposto, sia per la parte economica che per la parte giuridica è il solito copia/incolla con l’aggravante di sempre minori disponibilità economiche.
Oramai la contrattazione è diventata un tira e molla per finanziare le varie indennità con sempre maggiori risorse del Fondo Risorse Decentrate nonostante la consistente riduzione del personale e le esternalizzazioni di sempre più funzioni e competenze a discapito della possibilità, attraverso le progressioni economiche di stabilizzare in busta paga una parte importante di salario accessorio.
Difatti, contrariamente a quanto avevamo richiesto, l’esiguo numero di progressioni economiche previste nell’ambito dell’Area di appartenenza sono l’ennesima beffa nei confronti delle legittime aspettative dei lavoratori. Da evidenziare poi l’insulto ai colleghi dell’ex Prima Area (ora operatori), i quali non vedranno più riconosciuto l’indennizzo che sembrava acquisito con la contrattazione del 2022.
Durante il corso della riunione l’A.D. ci ha informato ufficiosamente che lo stanziamento per le progressioni verticali tra Aree, tra cui la costituenda Area per le elevate capacità professionali. ammonta a poco più di sei milioni di euro, totalmente insufficienti a garantire dopo tanti anni il sacrosanto diritto di vedersi riconosciuta la professionalità acquisita attraverso il transito nell’area superiore.
Riteniamo che la farsa di questi tavoli debba finire, tra la contrattazione a tavoli separati, la Delegazione trattante ingessata su posizioni anacronistiche che non tengono conto delle reali aspettative dei lavoratori, non è più possibile accettare il perdurare di questa situazione.
Pertanto, nel denunciare quanto esposto, valuteremo il coinvolgimento del vertice politico, come già avvenuto per il Regolamento sul lavoro agile, e nonostante il periodo estivo chiameremo i lavoratori a mobilitarsi e a stigmatizzare anche i comportamenti di quelle organizzazioni sindacali che per i loro interessi di bottega danneggiano la totalità dei lavoratori.
Basta mendicare ed elemosinare!
COORDINAMENTO NAZIONALE DIFESA USB P.I.