Esito incontro FUA 2015
Roma 13 Gennaio 2015. Si è tenuto ieri l’ennesimo incontro con la Direzione Generale del Personale Civile caratterizzato essenzialmente sull’improcedibilità da parte dell’IGOP (Ispettorato Generale per gli ordinamenti del personale del Mef).
Unica novità sostanziale, meritevole di attenzione, è stata la comunicazione da parte del Direttore Generale, dott.ssa Anita Corrado, dell’imminente incontro con il Capo di Gabinetto del Ministro e SMD finalizzato alla definizione sia della somma aggiuntiva da utilizzare per ulteriori progressioni economiche che per le varianti alle Dotazioni Organiche previste dal DM del 2014, recante il numero dei dipendenti distinti per profili, fasce retributive e Regione. L’esito sarà reso noto alle OO.SS. nel prossimo incontro già programmato per il 21 Gennaio p.v.
Rincresce che le progressioni economiche, che dovrebbero coinvolgere tutti i lavoratori ( e non solo quelli di 2^ e 3^ Area), non possano trovare applicazione per i Lavoratori della 1^ Area, dimenticati da tutti, “figli di un Dio minore”, la cui unica responsabilità è quella di operare da anni in compiti e funzioni configurabili nella Aree superiori, ed impossibilitati alle progressioni per aver raggiunto la fascia apicale. Pur rendendoci conto che il problema è soprattutto di carattere politico, siamo costretti a rilevare l’assenza da parte della stessa Direzione di un incisivo intervento teso ad evitare questa diversità di trattamento.
Le progressioni economiche, così come previste, vedrebbero pertanto esclusi circa 1800 Lavoratori. Per dipendenti la USB-Difesa ha proposto lo sblocco dei concorsi, consentendo in tal modo i passaggi tra le Aree Funzionali contestualmente alle progressioni.
In occasione dell’incontro è stato reso noto il numero dei passaggi del Personale Militare transitato nei ruoli Civili della Difesa, ossia 222 il cui FESI è pari ad € 140.000,00. Se tale somma confluisse nel Fondo Unico di Sede si avrebbero maggiori risorse cui attingere per remunerare varie esigenze tra cui quelle derivanti da delicati compiti anche caratterizzati da esposizione a rischio, stante lo stato di allerta in atto. Difatti, a parere dello scrivente, tale rischio meriterebbe di essere remunerato con apposite risorse al pari di quelle stanziate per il corrente anno per il Personale Militare impegnato nel Servizio di Vigilanza tra cui quello armato, così come quello assolto da alcuni dipendenti civili.
Infine, nulla di nuovo sul fronte delle Posizioni organizzative concesse e riconosciute anche a Personale percepente gli incentivi per gli incarichi previsti dall’art. 92 del D.Lgs. 163/ 2006.
Altrettanto dicasi per il solito indennizzo derivanti dalle fattispecie rischiose previste dal DPR 146/75, del tutto inadeguate rispetto alle reali fattispecie rischiose a cui sono assoggettati i Lavoratori, desumibili dai DVR redatti a cura dei Dirigenti degli Enti.
Per quanto attiene il FUA, USB Difesa, stante quanto già evidenziato nel precedente comunicato, e considerate le sempre più ristrette possibilità di contrattazione, ritiene che il FUA si stia progressivamente riducendo a strumento di divisione tra i Lavoratori della Difesa, in quanto i costi, che ne conseguiranno nelle Sedi periferiche, come sempre ricadranno solo sugli stessi Lavoratori.
In proposito, è ben nota la proposta di USB Difesa di destinare tutta la somma a mo’ di quattordicesima, con enorme risparmio della spesa pubblica.
Coordinamento Nazionale Difesa