F.U.A. 2008 e Nuovo Sistema Classificatorio: un muro di gomma.
LA CONCERTAZIONE COME STRUMENTO DIABOLICO PER TRADIRE LA RAPPRESENTANZA
L’INCIUCIO STRUMENTO IDEALE PER INGANNARE I LAVORATORI
IL SERVILISMO STRUMENTO DI ACCREDITO SINDACALE NON AVENDO IDEE CONSISTENTI
Sembra un paradosso ma tutte le riunioni che ultimamente si sono svolte a Persociv (accordo FUA 2008 e avvio definizione Nuovo Sistema Classificatorio), si sono contraddistinte da due elementi fondamentali:
1) il tentativo delle Organizzazioni Sindacali a dilatare nel tempo la definizione degli accordi stessi
2) la totale ed indecente acquiescenza delle stesse alle proposte presentate dall’Amministrazione
Riteniamo tali atteggiamenti frutto di un preciso disegno che tende a far rimanere la situazione che vivono i lavoratori della Difesa quale è, senza un benché minimo miglioramento e dalla consapevolezza che, essendo incapaci di esprimere posizioni propositive sostenute dalla riapertura di una stagione di elevata vertenzialità e di lotte, definiscono celatamente intese che poi sono spacciate per grandi conquiste.
Di fatto quelle sono le intese che l’Amministrazione aveva interesse a raggiungere, non certo per il bene dei lavoratori.
Siamo ben consapevoli che i risultati elettorali delle RSU , pur se estremamente positivi per noi, non hanno rappresentato il conseguimento del ribaltamento dei consensi, ma proprio per questo e convinti della validità delle nostre proposte (discusse con i lavoratori), sfidiamo l’Amministrazione e le altre Organizzazioni Sindacali a discutere nel loro merito senza sufficienza, spocchiosità e discriminazione nei nostri confronti. Non stiamo assolutamente chiedendo gesti di bontà e/o di generosità ma rivendichiamo questo diritto in virtù della nostra rappresentatività.
Veniamo nel merito delle questioni aperte:
· FUA- la nostra proposta di nuovo accordo per il Fua 2008 parte da alcuni presupposti essenziali:
1- restituire, almeno parzialmente, a tutti i lavoratori i soldi sottratti dalle nostre tasche negli ultimi anni da contratti che non hanno raggiunto l’obiettivo di garantire il potere d’acquisto dei salari;
2- equiparare l’indennità di amministrazione a quelle più alte del comparto (utilizzando le risorse del FUA) applicando il nuovo contratto di lavoro che, paradossalmente, apre alcune opportunità;
3- rendere eguali nei diritti e nei doveri i lavoratori della difesa in tutta la penisola, eliminare quindi privilegi, disparità, discriminazioni.
· Nuovo ordinamento professionale – occorre:
1. rendere il sistema più snello e comprensibile nella declaratoria dei profili;
2. garantire procedure di riqualificazione pienamente accessibili a tutto il personale;
3. definire con precisioni le mansioni esigibili dai propri dipendenti, ma altrettanto chiaramente poter individuare gli abusi che l’amministrazione commette nei confronti degli stessi.
Su questi presupposti abbiamo sviluppato le nostre proposte, e su questi presupposti, l’Amministrazione rifiuta di tenerne conto, e le altre OO.SS. ignorano presuntuosamente senza alcuna controproposta concreta e discutibile.