I furbetti del quartierino.
Non molto tempo fa questa OO.SS. mise in evidenza le manovre che la Direzione stava effettuando nella fase propedeutica della “RIQUALIFICAZIONE” inventandosi ruoli e mancanze di figure professionali per soddisfare esigenze clientelari di alcuni, senza tenere conto dei Piani produttivi da cui far scaturire l’Organizzazione del lavoro (ultime notizie dimostrano i gravi risultati inqualificabili).
Ebbene, la R.d.B. in quella occasione, diede un’informazione con il titolo “LA VERGOGNOSA DIVISIONE” dove si accusava la politica concertativa (tu dai una cosa a me io do una cosa a te) a danno di molti lavoratori.
Senza ricevere smentite da nessuno, questo atteggiamento continua ad essere sostenuto anche in questa fase delicatissima delle operazioni concorsuali che dimostra attraverso la graduatoria l’impostazione interpretativa di attribuzione di alcuni titoli non programmati e non concertati a discapito invece di titoli programmati concertati e documentabili attraverso attestati di Enti abilitati per i quali lo Spolettificio ha impegnato risorse umane ed economiche; (ci chiediamo: dov’è sono CGIL, CISL e UIL, perché dormono?) forse perché la posizione assunta conviene per la logica sopra esposta.
Noi, umilmente, pur riconoscendo di essere una forza sindacale piccola vogliamo gridare contro le ingiustizie che in questi giorni si stanno consumando a sfavore di quei tantissimi lavoratori.
Quei lavoratori che si trovano nella situazione estremamente diffusa di personale (area B) che tutt’ora svolge mansioni per le quali non è mai stato richiesto un titolo di studio specifico e mai utilizzato come titolo di preferenza nell’attribuzione degli incarichi, riteniamo profondamente discriminatorio la valutazione dell’attinenza del titolo di studio al profilo per il quale si concorre operata nell’apposita tabella contenuta nell’accordo inerente i passaggi tra le posizioni economiche dell’Area B, poiché la diversa valutazione dei diplomi della scuola secondaria superiore non trova alcuna giustificazione in relazione alle mansioni richieste per le stesse.
Per queste ed al tre ragioni, abbiamo in data 08 settembre c.a., chiesto con un’istanza al Presidente della Commissione valutatrice, di esser quanto più trasparente possibile e di far luce sui dubbi che i lavoratori hanno in merito all’applicazione dei titoli secondo le indicazioni della tabella, con le richieste di specificare la loro denominazione e di quali Corsi di Formazione (con Enti abilitati) si è tenuto conto ai fini dell’attribuzione, non solo abbiamo chiesto quali atti sono stati valutati per le mansioni superiori e infine, abbiamo posto l’attenzione su una mancata colonna delle tabelle della graduatoria riferita alle “Posizioni Organizzative”.
A tutt’oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta.
Sarà nostro impegno costante vigilare in questa fase di riqualificazione chiedendo se sarà necessario il fascicolo degli atti completo che determinerà la graduatoria finale in forza alla Legge 241/90 e le succ. modifiche ed integrazioni per poter offrire ai dipendenti elementi concreti per eventuali ricorsi interni e/o esterni.
Quindi invitiamo tutti con forza e con sdegno a rappresentare attraverso il RICORSO interno gli elementi secondo cui la propria posizione ed il punteggio attribuitogli subisce una valutazione ridotta ed ingiusta, rappresentando nel frattempo che un legittimo riconoscimento sistematico di professionalità acquisita nel tempo sarebbe stato un’evoluzione semplice di un valore economico che invece è stato sottratto dagli accordi stipulati dal sindacato concertativo (ma questi chi rappresentano?).