I NUOVI TAGLIATORI DI TESTE!!
L'accordo sottoscritto il giorno 17 marzo sulla riconfigurazione dell'Area Logistica dell'Esercito mette tutti d’accordo (tranne noi) ed opera un nuovo taglio di posti di lavoro nel settore del Commissariato (circa 70), poiché i costi per il riordino del settore Tramat, nel rispetto dell’invarianza della spesa, sono maggiori del previsto.
Per semplificare: per poter concludere l’operazione “nuovi decreti di struttura” che hanno un costo maggiore del previsto, si pone la condizione che bisognerà far pagare al settore del Commissariato il disavanzo, con il sacrificio di circa 70 posti di lavoro.
Seppur trovando accolte le richieste avanzate dai sindacati in sede di confronto locale nel tentativo di arginare operazioni di taglio occupazionale, riteniamo che le OO.SS. Nazionali avrebbero dovuto avere la dignità di non sottostare a tale costrizione, considerando che questo riordino non porta per i lavoratori nessun beneficio.
Un tale “riordino” che ha definitivamente ratificato lo smantellamento dell’area di supporto e la messa in crisi dell’area industriale/operativa della quale non è dato sapere quali sorti toccheranno.
Lo spirito complessivo del riordino, con le inevitabili contrazioni di organico anche di enti non interessati direttamente, si ispira al presupposto tanto osannato dalle OO.SS. e dall’Amministrazione Difesa che prevede l’attuazione del progetto ad “invarianza della spesa”.
Tanto per intenderci, a costo zero!!
Su tale argomento, la RdB ha posto precise richieste atte a comprendere le voci di composizione del bilancio di spesa poiché riteniamo che ci sia un risparmio e non un disavanzo dei costi.
Stiamo predisponendo un documento che presenteremo il giorno 26 p.v. al Gabinetto Difesa nel quale espliciteremo i nostri dubbi e le nostre perplessità sull’operazione di riordino del settore logistico.
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La nota della RdB all'ipotesi di accordo sottoscritto.
L'ipotesi di accordo sottoscritto il giorno 17 marzo sulla riconfigurazione dell'Area Logistica dell'Esercito opera un nuovo taglio di posti di lavoro nel settore del Commissariato (circa 70), poiché i costi per il riordino del settore Tramat, nel rispetto dell’invarianza della spesa, sono maggiori del previsto.
Seppur trovando accolte le richieste avanzate dai sindacati in sede di confronto locale nel tentativo di arginare operazioni di taglio occupazionale, riteniamo di avere la dignità di non sottostare a tale costrizione, considerando che questo riordino non porta per i lavoratori nessun beneficio.
Un tale “riordino” che ha definitivamente ratificato lo smantellamento dell’area di supporto e la messa in crisi dell’area industriale/operativa della quale non è dato sapere quali sorti toccheranno.
Lo spirito complessivo del riordino, con le inevitabili contrazioni di organico anche di enti non interessati direttamente, si ispira al presupposto che prevede l’attuazione del progetto ad “invarianza della spesa”.
Su tale argomento, la RdB ha posto precise richieste atte a comprendere le voci di composizione del bilancio di spesa, senza avere risposte degne di un approfondimento e di un chiarimento, poiché riteniamo che ci sia un risparmio e non un disavanzo dei costi.
Pertanto abbiamo ritenuto di non sottoscrivere l’ipotesi di accordo e stiamo ultimando un documento che presenteremo al Gabinetto Difesa nel quale espliciteremo i nostri dubbi e le nostre perplessità sull’operazione di riordino del settore logistico.