IL 1 MAGGIO DEI SINDACATI DI BASE IN PIAZZA A SPOLETO.

Perugia -

Comunicato stampa

 

IL 1° MAGGIO I SINDACATI DI BASE RdB-CUB E COBAS IN PIAZZA A SPOLETO PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO, IL SALARIO,

LA DEMOCRAZIA SINDACALE E CONTRO LA PRECARIETA’

 

Il sindacalismo di base,  ha in questi anni promosso lotte, mobilitazioni, scioperi generali per opporsi all’attacco bipartisan  di governi, padroni, sindacati concertativi, alle condizioni di vita di milioni di lavoratori e lavoratrici.

 

Quello che era sotto gli occhi di tutti e che il sindacalismo di base sta denunciando da circa 20 anni (dall’accordo di concertazione del luglio 1992 firmato da Governo Ciampi, Confindustria e CGIL-CISL-UIL) è oramai certificato da tutte le statistiche: incredibile aumento dell’insicurezza nei posti di lavoro, lavoro precario che ha disgregato una intera generazione,  politica dei redditi, inaugurata nel luglio ’93, che ha falcidiato il potere d’acquisto dei salari, precipitati al penultimo posto in Europa, e delle pensioni, mentre i profitti e le rendite finanziarie sono saliti alle stelle.

 

CGIL-CISL-UIL si sono assoggettati al dominio del mercato e del profitto svolgendo la funzione di contenimento del conflitto organizzato contro tali scelte, ottenendo in cambio il consolidamento del monopolio della rappresentanza e la gestione dei fondi con il trasferimento del TFR.

 

Le politiche neoliberiste hanno aumentato lo sfruttamento della forza lavoro. Emblematica è la vergogna degli incidenti e delle morti sul lavoro. Al di là dell’onda emotiva generata dai fatti come l’orrore dei 7 operai bruciati alla Thyssen-Krupp, che provoca un immediato senso di indignazione e di cordoglio generale, nulla di concreto si sta facendo per la salvaguardia della sicurezza.

 

A parere nostro, non vi potrà essere tutela della salute se non verranno rimosse le cause strutturali che favoriscono gli incidenti: il lavoro nero e sommerso, i subappalti, i contratti a tempo determinato, il massiccio ricorso  agli straordinari, la scarsità dei controlli ispettivi e la debolezza del ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.

 

La situazione umbra e spoletina in particolare è lo specchio di quella nazionale.

Lo SMMT di Baiano non riesce ad uscire dalla confusione organizzativa in parte generata dall’entrata in Agenzia Industrie Difesa ed aggravata sia dall’esplosione del 10 aprile 2005 che dal blocco del tourn-over. Permangono, quindi, inalterati i rischi di privatizzazione e chiusura dell’Ente.

Per la Minerva, dopo la dichiarazione di fallimento, si sta cercando una soluzione che possa garantire il rilancio della storica azienda ed il mantenimento dei livelli occupazionali.

 

Per quanto riguarda le altre aziende private dello spoletino, i lavoratori e le lavoratrici lamentano un inasprimento delle condizioni lavorative con un sensibile aumento dei ritmi produttivi, che pesano soprattutto sulle donne, portando inevitabilmente ad una ulteriore diminuzione delle già carenti misure di sicurezza e dei diritti sindacali più elementari.

 

Anomala sicuramente è la situazione nelle Cooperative Sociali, le quali, nate per creare opportunità di relazioni mutualistiche tra uguali, si sono trasformate in una realtà di sfruttamento per i soci lavoratori. La necessità di conservare uno stipendio, la consapevolezza di non trovare alternative nel territorio, sottopone i soci lavoratori ad una condizione di sudditanza e ricatto da parte   dei Consigli di Amministrazione. Un esempio fra i tanti: alla coop. “il Cerchio”, i soci lavoratori, oltre a subire un peggioramento delle condizioni lavorative, hanno addirittura firmato una esplicita “condanna” del RLS che aveva denunciato i  rischi di quell’ambiente di lavoro.

Ci si chiede cosa pensino in merito i sindacati concertativi!

Perché il Consiglio del Cerchio non ha  provveduto a migliorare le condizioni di lavoro  nell’interesse sia dei soci che della cooperativa, come avrebbe dovuto?

 

La Confederazione Cobas e la RdB-CUB regionali invitano i lavoratori, le lavoratrici  e i cittadini a partecipare al presidio del 1° maggio a Spoleto in Piazza della Libertà dalle ore 10,00 alle ore 13,00, per rivendicare:

·        Sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi;

·        Abolizione delle leggi Treu e 30 sulla precarietà;

·        Forti aumenti generalizzati per salari e pensioni;

·        Difesa e potenziamento dei servizi pubblici e dei beni comuni;

·        Democrazia nei posti di lavoro.

 

Perugia, 29/04/08

 

                                                                                               Coordinamenti Regionali dell’Umbria