Il Ministero della Difesa al Salone Internazionale Immobiliare - MIPIM 2009

Roma -

Tulle le nostre preoccupazioni sulle sorti del  Ministero della Difesa, con la costituenda Società Difesa Servizi Spa,  non erano infondate.

Sul sito istituzionale del Ministero viene presentato alla stampa  il progetto di razionalizzazione, valorizzazione e dismissione  del vasto patrimonio immobiliare della Difesa.

Si privatizza e si gestiscono i dipendenti con strumenti contrattuali di natura privata.

La ricaduta occupazionale sarà pesantissima.

Tutto questo nel silenzio più assoluto e nella completa indifferenza.  

Dal sito www.difesa.it

 

Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa, accompagnato dal Sottosegretario di Stato alla Difesa Guido Crosetto, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Vincenzo Camporini e dal Direttore Generale dei Lavori e del Demanio Gen. C.A. Ivan Resce, ha presentato alla stampa le iniziative avviate per la valorizzazione del vasto patrimonio immobiliare della Difesa, tra cui la partecipazione al MIPIM 2009, principale forum internazionale della proprietà immobiliare nonché mercato mondiale, che si terrà in Francia, a Cannes, dal 10 al 13 marzo 2009.


La Difesa sarà presente al MIPIM con un proprio stand istituzionale e sarà rappresentata dall'On. Guido Crosetto, Sottosegretario di Stato alla Difesa che ha la delega per l'area del demanio e del patrimonio immobiliare per quanto attiene alla sua razionalizzazione, valorizzazione e dismissione, ove sarà possibile prendere visione delle tipologie d''immobili in uso alle Forze Armate e presentare alcune importanti novità procedurali, con un approccio prettamente imprenditoriale, inerenti alla compravendita, permuta e usufrutto degli immobili che saranno alienati dalla Difesa.

In tale ottica è stato già avviato il processo di individuazione di tutti i possedimenti demaniali che, in relazione alle loro caratteristiche strutturali, di posizione e di possibile utilizzazione commerciale potrebbero essere posti sul mercato.

Si tratta in particolare di costruzioni riconvertibili ad usi civili in specifici settori di interesse, quali quello propriamente residenziale o professionale (Stabilimento Genio Pavia), quello industriale (Arsenale Militare di Taranto) e quello turistico-alberghiero (Palazzo Brasini di Taranto e il Castello Aragonese Brindisi)

In linea di principio le future attività di negoziazione istituzionale si concentreranno sulle differenti tipologie di immobili cedibili e in particolare:

  • quelli non più utilizzati o inattivi, che comunque detengono un consistente valore economico poiché nel loro ambito può essere operato un cambio di destinazione d'uso e la possibilità di sviluppare nuovi progetti di edificazione. Tali immobili potranno essere ceduti al "miglior offerente" chiedendo in cambio l'effettuazione di lavori di ammodernamento o ristrutturazione di quelle infrastrutture che permarranno nelle disponibilità della Difesa;
  • quelli ove si svolgono funzioni istituzionali non più compatibili con la loro ubicazione nell'ambito di centri cittadini o, comunque, che non si rivelano più funzionali per le mutate esigenze militari. Tali immobili potranno essere ceduti nell'ambito di accordi di permuta con Enti territoriali, Società a partecipazione pubblica o imprenditori privati, in cambio di infrastrutture sostitutive realizzate in zone periferiche e, comunque, ben collegate alla viabilità stradale e ferroviaria;
  • quelli non completamente sfruttati per le funzioni che vi si svolgono, che potranno essere parzialmente concessi in gestione a imprese esterne, compatibilmente al contemporaneo svolgimento delle funzioni istituzionali della Difesa che continueranno ad essere assolte nel loro ambito.

Onde pervenire alle condizioni che possano consentire ad una più favorevole commercializzazione delle proprie strutture, il Ministero della Difesa prevede di:

  • procedere ad una più rispondente valorizzazione degli immobili destinati al mercato, attribuendo ad essi una diversa destinazione d'uso o una maggiore potenzialità di edificazione attraverso la stipula di contratti (accordi di programma) con i Comuni dove tali immobili sono collocati. Tali accordi di programma costituiranno una variazione ai Piani regolatori generali comunali previsti per legge;
  • stimare gli immobili valorizzati e fissarne i relativi prezzi di mercato secondo quanto previsto dalla legge;
  • immettere gli stessi sul mercato mediante specifici avvisi pubblici di vendita, permuta o concessione in gestione.

Le operazioni immobiliari che il Ministero della Difesa italiano si appresta ad avviare riguarderanno installazioni di più rilevante valore commerciale, quelle cioè che sono in grado di offrire un ventaglio di maggiori possibilità di riconversione ad uso civile e di nuova costruzione, singoli edifici di particolare pregio architettonico o grandi strutture, quali comandi e caserme, che si trovano ormai inglobati nel centro cittadino o, comunque, nel tessuto urbano delle più importanti città d'Italia quali Roma, Milano, Torino, Venezia, Padova, Firenze, Bologna, La Spezia e Taranto.

Per fare ed agevolare tutto questo, con criteri che siano quanto più vicini alla realtà ed alle esigenze degli operatori del mercato dell'immobile, sia nazionale che internazionale, è all'esame parlamentare la costituzione della Società Difesa Servizi S.p.A. che, in un'ottica prettamente imprenditoriale, consentirà di snellire le procedure attualmente in vigore in materia di compravendita, permuta e impiego industriale delle aree di interesse per la produzione di energia.

Proprio per annunciare questa iniziativa, di ormai prossima realizzazione, il Ministero della Difesa italiano ha deciso di partecipare al Salone Mondiale MIPIM 2009 di Cannes, esibendo un consistente repertorio fotografico di quelle installazioni di cui già si prevede l'alienazione e, quindi, la conseguente immissione sul mercato immobiliare.

Le Forze Armate d'Italia vantano un retaggio di storia e di tradizioni fra le più antiche d'Europa se non del mondo, Per questo, il patrimonio immobiliare del Ministero della Difesa, una volta che sarà reso accessibile alla fruizione dell'imprenditoria del settore, si rivelerà una novità di assoluto e variegato interesse poiché la gran parte delle installazioni militari in Italia rappresentano ed offrono una consistenza storica, architettonica e paesaggistica di inestimabile retaggio tradizionale.una eredità nazionale di grande valore.