Il SuperMinistro La Russa e la politica nazionale.
Sorveglianza con incentivo di 500 euro mensili.
Lo schema: due-tre militari insieme a un poliziotto.
I 2500 fanti dell'Esercito armati di fucile, in uniforme grigioverde con elmetti, giubbotto antiproiettile e automezzi militari gireranno per le grandi città italiane destinati a compiti di sicurezza e ordine pubblico "per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità, ove risulti opportuno un accresciuto controllo del territorio".
Avranno funzioni di agenti di pubblica sicurezza: in altre parole, potranno identificare e perquisire le persone e gli automezzi, ma eventuali arresti dovranno essere convalidati da Polizia o Carabinieri, perché i militari non hanno ruolo di Polizia giudiziaria.
Ora, dopo l'ulteriore invio di una task force di 400 tra agenti di polizia, carabinieri e finanzieri, il governo ha deciso di utilizzare nuovi rinforzi per combattere la camorra a Castelvolturno con l'utilizzo di ulteriori 500 militari da impiegare nei casi di emergenza criminalità.
I soldati saranno impiegati soprattutto in posti di blocco in quelle zone dove si sono registrati gravi episodi legati alla malavita organizzata.
La proposta di inviare nel Casertano un contingente di militari aveva creato attriti tra i ministri dell'Interno Maroni e della Difesa, Ignazio La Russa per la mancanza di risorse economiche per far fronte a tutte le richieste legate all'impiego di militari per garantire la sicurezza.
Il titolare del Viminale ha risolto i problemi di finanziamento e ha detto che "il governo è pronto a inviare 500 militari nelle zone di emergenza della criminalità organizzata per assicurare il controllo del territorio".
Bene.
Anzi male, visto che per la soluzione di problematiche sociali si risponde attraverso l'instaurazione di uno stato di polizia che non risolve, se non momentaneamente e marginalmente, il crescendo di violenza e serve solo per acquietare l'opinione pubblica e il cittadino medio in relazione agli impegni assunti in campagna elettorale.
Stiamo parlando anche delle risorse pubbliche da destinare per il finanziamento di tutta l'operazione.
Ci siamo chiesti, ad esempio, se i 500 militari che saranno impiegati a Caserta e provincia usufruiranno delle strutture logistiche esistenti sul territorio visto che il nostro dicastero dispone di situazioni alloggiative e di ristoro che potrebbero portare ad un grosso risparmio.
Ci chiediamo anche quando il Ministro si occuperà delle problematiche "spicciole" e degli impegni assunti con le Organizzazioni Sindacali nella riunione dell'8 luglio con questioni affrontate che vennero considerate di vera emergenza?