Incontro del 9 giugno a Persociv riguardante la definizione dell'accordo sulle Posizioni Organizzative e sul FUA 2010.
Le sabbie mobili di CGIL CISL UIL & Conpagni.
Ancora una volta assistiamo ad un fermo delle trattative e all’ennesimo nulla di fatto!!
Questo è il risultato dell’incontro a Persociv del 9 giugno.
E' diventata ormai una prassi, noiosa e alquanto scontata, assistere a comportamenti titubanti e da "prime donne" quando le Organizzazioni Sindacali Confederali non sanno che pesci pigliare.
Stiamo parlando dei criteri di conferimento delle Posizioni Organizzative che non abbiamo avuto ancora modo di conoscere (è la seconda riunione che va a vuoto!) per la difficoltà di operare scelte che potrebbero creare del malcontento tra i dipendenti.
Ci chiediamo se non fosse stato più dignitoso chiedere un rinvio.
La RdB Difesa ha confermato la proposta avanzata per l’attribuzione delle Posizioni Organizzative attraverso un riferimento normativo certo (DPR, DLgs o DM) e l’importo del compenso stabilito per un’unica categoria.
Lo stesso discorso investe l’ipotesi di accordo relativo alla distribuzione del FUA 2010.
Sono le sabbie mobili che tutti gli anni investono improvvisamente il tavolo di contrattazione con Persociv.
La nostra Organizzazione ha avanzato alcune proposte, tra le quali quella per l’accantonamento delle risorse per la seconda fase degli sviluppi economici all’interno delle aree funzionali e per l’introduzione dell’indennità di funzione per l’area operativa/industriale e per l’area tecnico/amministrativa.
Per la prima proposta, è necessario uno stanziamento di 9 milioni 358 mila euro circa per completare questa fase di progressioni che permetterebbe a 4410 dipendenti della Seconda Area F2 (ex B2) il transito dalla seconda alla terza fascia economica e a 86 dipendenti della Seconda Area F3 (ex B3) dalla terza alla quarta fascia economica.
La seconda proposta riguarda l’introduzione dell’indennità di funzione per il personale appartenente all’area operativa/industriale e tecnico/amministrativa nella misura di 45 euro mensili per tutti i giorni di effettivo servizio prestato per il sopravanzato carico di lavoro dovuto all’eccessiva flessibilizzazione di mansioni professionali uniche nel comparto di riferimento, per il continuo stato di riorganizzazione degli enti e al fermo del turn-over.