La censura come strumento di propaganda elettorale per i "democratici" della CGIL.

Roma -

Siamo venuti a conoscenza di una lettera inviata al Gabinetto del Ministro e firmata per la FP CGIL Difesa dalla coordinatrice Noemi Manca, in cui si chiede quali sono le organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto e condiviso il “Memorandum d’intesa sulle riorganizzazioni del Ministero” del 3 luglio 2007, al fine di stabilire quali sono, ad avviso della sig.ra Manca, le organizzazioni che “quindi” partecipano alla trattativa. La lettera fa chiaramente intendere che per la CGIL coloro che non hanno sottoscritto tale documento, non hanno titolo alla contrattazione in merito alle riorganizzazioni del Ministero e dell’Area Industriale.

Considerato che la sig.ra Manca dovrebbe essere a conoscenza che la RdB P.I è l’unica organizzazione che non ha siglato il “memorandum”, la sua lettera è chiaramente da intendersi come l’ennesimo tentativo di escludere questa organizzazione sindacale dal tavolo di trattativa.

Del resto già a fine luglio, attraverso una partecipata mobilitazione, abbiamo dovuto stoppare tali tentativi e riaffermare il nostro diritto a partecipare alla contrattazione, “chiarendo” che questo non può certo derivare dalla sottoscrizione o meno di un’intesa, ma come i dirigenti della CGIL dovrebbero sapere, dalla maggiore rappresentatività ottenuta grazie al consenso dei lavoratori. Sarebbe veramente paradossale, oltre che estremamente antidemocratico, vincolare i soggetti sindacali titolari della contrattazione, alla preventiva sottoscrizione di accordi con l’Amministrazione, si determinerebbe la presenza ai tavoli soltanto delle organizzazioni sindacali di comodo, cosa patrimonio dei paesi governati da regimi dittatoriali.

Forse la finalità della CGIL è quella di escludere ed emarginare la RdB dallo scenario sindacale, per il vero non proprio esaltante, del Ministero? Forse a lor signori/e da fastidio l’unica voce fuori dal coro, la nostra coerenza e tenacia contro gli attuali progetti di ristrutturazione dell’Area Industriale (trasformazione in EPE ecc.), che solo grazie alle iniziative di lotta e alla presenza di questa organizzazione ai vari incontri sono stati messi in discussione ed evidenziati nella loro reale sostanza?

Forse la CGIL, in questo momento, si sente a tal punto Governo che, dopo aver promosso il Memorandum sul Pubblico impiego (dal quale è scaturito lo scandaloso contratto del Comparto Ministeri), tagliato le prestazioni pensionistiche (con l’ennesimo accordo sulla pelle dei lavoratori, legittimato da una consultazione farsa), sponsorizzato il trasferimento del TFR ai fondi pensione (quali sono gli interessi che ci sono dietro?), ora vuole anche “reprimere” il dissenso e “regolamentare” a suo piacere la rappresentatività?

Cogliamo l’occasione per ribadire che questa organizzazione non sottoscriverà mai accordi capestro in cui si fa riferimento al memorandum sul Pubblico Impiego, ulteriore strumento per smantellare la Pubblica Amministrazione, ne intese che prevedono processi di riorganizzazione lesivi degli interessi dei lavoratori e che tendono ad una privatizzazione selvaggia, di quello che resta, dell’Area Industriale della Difesa.

Riteniamo inoltre, che la richiesta della FP CGIL Difesa, offenda anche quei militanti della stessa, che ancora impersonano valori e tensioni ideali forti, nonostante la deriva presa dalla loro organizzazione.

A questa ennesima provocazione, alla sig.ra Noemi Manca o chi per essa e a quanti la pensano come lei, per il momento, e forti della nostra infinita pazienza, rispondiamo con un abusato, ironico, sonoro, quanto mai sentito e sempre efficace VAFFANCULO!

 

Roma 22/10/2007                          per il Coordinamento Nazionale RdB-P.I. Difesa

                                                                       Alessandro Rizzetti

 

 

Vi invitiamo a consultare per completezza d'informazione il comunicato della Direzione Nzionale di Pubblico Impiego