La differenza.
La differenza.
Oggi, venerdì 16 novembre, siamo stati a trovare i tanti lavoratori che non si sono recati presso la ex sala a tracciare ove nello stesso tempo si teneva una assemblea generale, indetta da altra sigla sindacale, per invitarli a sostenere la lista RdB alle prossime elezioni.
Con loro abbiamo commentato la grave situazione che da molti mesi vive questo posto di lavoro e la circostanza che, per questa campagna elettorale, sono stati spesi tantissimi soldi in migliaia di manifesti, tonnellate di volantini, manifesti giganteschi (6x3, stile Berlusconi, per intenderci), decine di spot televisivi e di inserzioni a tutta pagina sui quotidiani locali, tutto ciò, insieme a decine di assemblee concentrate in pochi giorni nel corso delle quali tutti i vertici nazionali si sono presentati a chiedere il voto dicendo tutto ed il contrario di tutto.
Già sapevamo che da mesi, nei nostri confronti, è in corso una campagna diffamatoria che con menzogne sussurrate, vere e proprie falsità propalate ad arte da meschini figuri tenta di infangare un percorso lineare e cristallino non potendo confutarlo a viso aperto per mancanza di argomenti.
Sappiamo che ciò accade anche in altre realtà lavorative.
Le ingenti risorse destinate a questa campagna elettorale da altri presuppongono a nostro avviso la speranza di un qualche ritorno, le menzogne sparse ai nostri danni e riferiteci dai lavoratori presuppongono, a nostro avviso il terrore che una voce dissonante possa ottenere consensi e crescere.
Non abbiamo voluto competere su questo piano, crediamo che sia interesse dei lavoratori rafforzare la presenza di delegati RdB nella prossima RSU di Marinarsen, non il contrario.
Le risorse destinate a questa campagna elettorale da RdB Arsenale constano in poche decine di Euro e moltissimi chilometri percorsi dai nostri delegati per essere presenti ed informare i lavoratori tutti i giorni parlando con essi, confrontandoci, proponendo, contestando, scioperando e manifestando dentro e fuori le mura di questo posto di lavoro, per tutto l’anno e da soli non solo nelle ultime due settimane a ridosso delle elezioni RSU.
L’unica concessione, non strettamente necessaria è stato investire un centinaio di euro nell’acquisto di alcune magliette, quelle che i lavoratori ed un illustre personaggio romano hanno visto indosso ai nostri delegati nel corso del giro odierno.
Le magliette avevano una particolarità, recavano una scritta rossa sul petto che voleva essere un simpatico modo di prendere le distanze da una logica consumistica e vuota di contenuti proprio nel momento in cui massima è la sofferenza dei lavoratori in questo posto di lavoro e in questa città in dissesto dove non si arriva neanche alla seconda settimana con il misero stipendio per chi uno stipendio ce l’ha, un pensiero di solidarietà ai nostri compagni della difesa e un messaggio a chi tenta, da sempre di zittirci rifiutando il confronto democratico nel mentre si adopera per criminalizzarci con argomenti risibili.
Sulla maglietta vi era l’invito a tutti coloro che ritengono di mantenere il consenso con pratiche antidemocratiche ed autoritarie a lasciaci in pace, glielo abbiamo chiesto con un bel
V A F F A N C U L O !
Coordinamento RdB Arsenale Taranto