Lettera al Ministro della Difesa On. Guido Crosetto
Al Ministro della Difesa On. Guido Crosetto
Oggetto: Riforma Legge 244 – nessuna deroga prevista per il personale civile
In merito a quanto da Lei dichiarato il 4 novembre 2025, circa la necessità di superare la Legge 244 e avviare una riforma strutturale delle Forze Armate, l’USB Difesa, esprime forte dissenso per l’assenza di qualsiasi menzione relativa al personale civile del Ministero e alla necessità di derogare anche per lo stesso al limite delle dotazioni organiche previsto dalla citata Legge.
È stata da Lei evidenziata la necessità d’incrementare il personale militare in ragione dello sviluppo dei nuovi settori d’interesse della Difesa e delle nuove sfide che questo comporta, con la conseguente necessità d’incrementare la spesa per alloggi e forme di protezione sociale a favore personale militare, dimenticando completamente i lavoratori civili che nonostante il blocco del turnover e le conseguenti carenze organiche in questi anni hanno garantito il funzionamento dell’Area Tecnico Operativa e Tecnico Amministrativa.
Non possiamo continuare ad essere ignorati, e pienamente consapevoli del ruolo fondamentale della nostra componente, crediamo che una riforma equilibrata e moderna della Difesa, in linea con il dettato costituzionale, non possa prescindere dalla piena e concreta considerazione del personale civile, che da anni è vittima di ridimensionamenti organici, discriminazione salariale ed esternalizzazioni selvagge.
Inoltre esprimiamo forte preoccupazione per la corsa al riarmo, foriera di nuovi venti di guerra, che investe anche il nostro paese. Ci sarebbe bisogno di tornare a un contesto di relazioni internazionali garantite e inclusive nel pieno rispetto di quanto detta la Costituzione e di un grande sforzo mondiale di cooperazione globale per un futuro comune di cui l’Europa potrebbe essere artefice con un approccio di neutralità attiva. Al contrario si continua ad alimentare lo scontro dividendo il mondo in blocchi. Alle crisi internazionali si risponde con la guerra, si preparano altre guerre spendendo ingenti risorse economiche e naturali. Tutto questo a esclusivo vantaggio dell’industria bellica (in particolare quella statunitense) che in questa fase vede crescere esponenzialmente i propri profitti. Questo sta indirizzando sempre più l’interesse del vertice politico-militare verso il procurement a discapito di tutto il resto (forte potenziamento della Direzione Nazionale degli Armamenti, drastiche riduzioni degli organici delle aree T.A. e T.O.), compresa la disponibilità di mezzi e competenze in caso di calamità naturali e necessità legate alla protezione civile.
Il quadro specificato, amplificato dalle crescenti esternalizzazioni nell’area T.O. e industriale, contribuisce a determinare una costante marginalizzazione della componente civile e una progressiva militarizzazione delle funzioni.
Non è questa la Difesa che vogliamo e il prossimo 28 e 29 novembre in occasione dello sciopero e successiva manifestazione indetti dall’USB scenderemo in piazza, oltre che per le motivazioni all’origine delle giornate di lotta, contro questo modello di Difesa e per ridare dignità e un ruolo alla nostra componente.
IL COORDINAMENTO
USB P. I. Difesa