Lo Stabilimento del Genio Militare di Pavia deve chiudere!! Così vorrebbe il Governo.

Roma -

Nella riunione dell’ 1.12.2008 il sottosegretario di Stato alla Difesa on.Cossiga ha dichiarato la morte dello stabilimento.

 

Dopo 10 anni di lunga agonia, il Governo ha deciso di staccare la spina ad un sito produttivo che occupa oltre 230 dipendenti civili ed è l’unico dell’Amministrazione Difesa sul territorio di Pavia.

 

A nulla è servita la nostra proposta di individuare una nuova missione per l’ente che può prevedere, anche attraverso un ridimensionamento, la sua sopravvivenza e uno sviluppo sostenibile.

La conclusione della riunione è stata la consegna, in via informale, alle OO.SS. dei piani di reimpiego previsti per i lavoratori (destinazioni finali per Milano e Piacenza).

 

È sconcertante quanto avvenuto al tavolo di contrattazione: abbiamo registrato un’accondiscendenza e una passività generalizzata alle posizioni del Sottosegretario il quale ha mostrato molta attenzione ai bilanci ma poca sensibilità ai costi sociali delle proprie decisioni.

 

La RdB Difesa è l’unica Organizzazione Sindacale che continua:

·        a contrastare nel merito tale scelta proponendo un rilancio delle attività attraverso un piano d’investimenti mirati alla messa a norma delle strutture e dei macchinari;

·        nella ricerca in ambito Interforze di mezzi e materiali che possano interessare il processo lavorativo dello stabilimento;

·        ad aver chiesto che tale decisione sia inserita in una più ampia discussione sulla ristrutturazione delle Forze Armate;

·        a contrastare quello che il Sottosegretario on.Cossiga ha prospettato, in maniera molto palese, come una prima decisione, a cui farne seguito altre, anche più dure che dovremo subire.

 

Di fronte a queste posizioni, non possiamo che chiamare i lavoratori dello stabilimento di Pavia ad alzare i livelli di lotta per mantenere in vita il sito produttivo di via Riviera, sostenendo un progetto di riconversione congiunto con gli Enti Locali teso a garantire livelli occupazionali che il territorio di Pavia non può assolutamente permettersi di perdere, di ricerca di eventuali disponibilità occupazionali in ambito pubblico sul territorio e soprattutto d’attenzione in merito alla gestione dei futuri reimpieghi in modo da evitare fenomeni, già visti in altre situazioni, di clientelismo, parzialità e favoritismi che molti purtroppo tendono ad alimentare.

 

Soprattutto crediamo che in questa fase sia necessaria e fondamentale l’unità dei lavoratori per ottenere congiuntamente un risultato positivo a conclusione di una lunga vicenda in cui alcune OO.SS. ed alcuni lavoratori non hanno brillato per chiarezza, correttezza e spesso capacità di risposta in maniera adeguata a quanto in questi anni è avvenuto.

Sosterremo ogni iniziativa dei lavoratori tesa a mantenere vivo il sito produttivo di via Riviera.