Messina: CORTEO 10 OTTOBRE - SOLIDARIETA' E RABBIA.

Messina -

Il disastro che ha colpito questa città, la perdita di vite umane ci hanno segnato per sempre: tanti hanno perso amici, familiari, persone anche solo incontrate in una quotidianità fatta di relazioni e contatti umani. A tutti loro vorremmo consegnare il nostro abbraccio e la nostra vicinanza, e dirgli che tante e tanti stanno concretizzando questa solidarietà in piccole e grandi azioni: la raccolta di alimenti, l’organizzazione di volontari, il sostegno ai centri di raccolta. A tutti coloro, associazioni e singoli cittadini, che sono impegnati in questa campagna di solidarietà vogliamo rivolgere un forte ringraziamento per aver dimostrato che non tutto è andato perduto in questa città. Sentiamo, però, crescere un senso di rabbia, per una tragedia che non è il frutto di del caso, della sfortuna e del maltempo. Sentiamo l’esigenza di trasformare il dolore privato di tutti noi in conoscenza politica e sdegno civile: solo così saremo una comunità capace di rispettare fino in fondo tutte le vite spezzate, tutte le lacrime piante dentro questi giorni atroci. Quanto accaduto è la conseguenza del malgoverno del territorio, fatto a pezzi da anni di saccheggi, di umiliazione dell’interesse collettivo a vantaggio di piccoli e grandi interessi privati. Alle speculazioni, si aggiungono l’incapacità e l’irresponsabilità di chi sapeva e non ha fatto nulla. Noi sappiamo chi doveva mettere in sicurezza torrenti, colline e abitazioni e non l’ha fatto. Sappiamo che avrebbe dovuto concentrare le risorse per tutelare l’incolumità delle persone e ha preferito destinarle ad altre “priorità”. E la nostra rabbia cresce: chi, anche nel recente passato, ha chiuso gli occhi di fronte a frane, dissesti e denunce non può occuparsi più del nostro futuro. Sappiamo che la magistratura ha aperto una inchiesta: sarà questa ad individuare responsabilità penali. Noi, oggi, vediamo - in tutta la sua gravità - la responsabilità politica della classe di governo della città, innanzitutto del Sindaco e del Presidente della Provincia, di cui chiediamo le immediate dimissioni. Una scelta obbligata, per quanto successo prima, per quanto accaduto oggi e per quello che NON DEVE ripetersi domani. Proviamo, insieme, a riprenderci la città.

 

Messina 8 ottobre 2009                                                 Roberto Laudini