Misurazione e valutazione della performance dei dipendenti: le strutture USB Difesa diffidano le direzioni degli enti.

Roma -

Come già avvenuto per la predisposizione degli atti propedeutici alla consegna delle schede riguardanti la performance individuale, il Coordinamento Nazionale USB Difesa ha diramato l'indicazione di diffidare tutte le direzioni degli enti che sono in procinto di consegnare la scheda di valutazione al personale (in allegato fac simile della diffida).

Il meccanismo dei premi e della sanzione finisce per essere il vero ed unico fulcro dell’azione delle riforma Brunetta, motivo di un’ulteriore riduzione di salario e di diritti nonché giustificazione alla messa in mobilità del personale.

Uno strumento lasciato in mano ad una classe dirigente che in molte occasioni ha dato una pessima prova di sé. 

Per non parlare dell'assenso di CISL UIL UGL che ora si permettono di ergersi a paladini in difesa dei lavoratori.   

Ribadiamo l’inapplicabilità delle procedure per la misurazione e valutazione della performance individuale del personale civile nel contesto del Ministero della Difesa anche per la presenza di una componente valutatrice (personale militare) non destinataria del medesimo strumento valutatore.

A fronte di una perdita di adesioni e credibilità, è bene evidenziare come gli stessi Sindacati che hanno legittimato il decreto 150 e avvallato il sistema di valutazione del personale, oggi si trovano a sostenere le stesse ragioni e la stessa richiesta di sospensione della Diretiva Ministeriale che USB Difesa ha posto nei mesi passati, portando i lavoratori a manifestare il dissenso con la raccolta firme e con iniziative di piazza. 

La USB ha sempre affermato e contrastato il “sistema Brunetta”, strumento politico di propaganda, dannoso per la Pubblica Amministrazione e punitivo per i pubblici dipendenti, con i fatti, a differenza di altre sigle sindacali.

Dignità, credibilità e coerenza sono doti che sicuramente non appartengono a tutti i protagonisti della scena sindacale.

I lavoratori lo sanno, devono solo decidere quando smettere di foraggiare questi falsi sostenitori di diritti e del salario per interessarsi attivamente della  propria condizione lavorativa.