Morire per la pioggia a Messina.
La tragedia che ha colpito ieri Messina non è causata dalle “forze della natura”, ma dall’incoscienza di coloro che in questi anni hanno consentito ad un dissesto sconsiderato del territorio.
Morire per le piogge autunnali, che si trasformano in alluvione per un territorio privato di tutte le difese e di tutti i meccanismi naturali di mantenimento del terreno, in primo luogo la vegetazione. Si scoprirà poi che le case spazzate via erano costruite male o abusivamente o nei luoghi sbagliati, si diranno una serie di banalità e mezze verità.
L’unica cosa seria è la condizione drammatica in cui versa la città.
Molti quartieri sono a rischio, molti villaggi. Anche in città si guardi a come sono ridotte le coperture dei torrenti e sarà facile profetizzare nuove tragedie.
In onore ai nostri morti, alle nostre vittime, alle vittime della nostra incosciente trascuratezza chiediamo che siano prese immediatamente misure serie per evitare ulteriori sciagure.
Chiediamo pertanto:
· la chiusura immediata della Società Stretto di Messina, che tanti soldi ha già divorato negli ultimi 50 anni stornandoli dai bisogni più reali e concreti della nostra città;
· l’abbandono definitivo del progetto del ponte sullo stretto, opera inutile, impossibile da realizzarsi e buona solo a distogliere l’attenzione dai problemi di una città che sta morendo, di una popolazione che ormai vive in condizioni troppo difficili e rischiose;
· di destinare i fondi per il Ponte, per la messa in sicurezza del territorio messinese sia rispetto a ulteriori alluvioni che rispetto al prossimo evento sismico rilevante.
E’ ipocrita stare a piangere i morti o dichiarare lutto cittadino se non si prendono contestualmente misure serie per non doverne piangere altri. I cittadini non sono carne da macello, non sono solo acquirenti (di immobili fatti da criminali incoscienti) o elettori (di politici/amministratori indifferenti e inetti) o soggetti da tassare e spremere in tutti i modi.
Pertanto chiediamo le immediate dimissione del Sindaco, del Consiglio Comunale, del Presidente della Provincia, del Responsabile alla Protezione Civile per non aver fatto nulla per impedire la tragedia annunciata!
Invitiamo la Magistratura a fare chiarezza se ci siano state negligenze o altro per i ritardi nella concessione nella messa in sicurezza della Collina di Giampilieri.
per il Coordinamento
Roberto Laudini