Per la PACE contro la GUERRA

Roma -

Le Missioni Militari del contingente italiano all’estero pesano sulla spesa pubblica euro 336.805.200.

 

Lo stanziamento del governo italiano per il finanziamento della presenza militare italiana in Afghanistan nel semestre gennaio-giugno 2006 ammontava a 162.373.497 euro.

Questa somma, determinata in un disegno di legge del governo, era così divisa:

─  148.935.976 euro per la partecipazione alla missione internazionale Isaf (International Security Assistance force) con compiti di assistenza all'Autorita' afghana.

─  13.437.521 euro per la partecipazione alla missione Enduring Freedom intesa a contrastare le sacche di terrorismo in Afghanistan e a favorire la stabilizzazione del Paese) e alle missioni Active Endeavour e Resolute Behaviour (collegate alla prima missione e svolte con unita' navali con compiti di vigilanza rispettivamente nel Mediterraneo orientale e nel Mare arabico.

 

Quanto all'Iraq, per il primo semestre 2006 il governo aveva stanziato con un decreto legge euro 22.928.310 ''per la prosecuzione della missione umanitaria, di stabilizzazione e di ricostruzione in Iraq, con la finalità di fornire sostegno al Governo provvisorio iracheno nella ricostruzione e nell'assistenza alla popolazione”.

 

Lo stanziamento del governo italiano di euro 111.918.982 per le missioni nei Balcani è ripartito tra:

a) Over the Horizon Force, in Bosnia e Kosovo;

b) Multinational Specialized Unit (MSU), in Kosovo;

c) Joint Enterprise in Kosovo e Fyrom;

d) United Nations Mission in Kosovo (UNMIK);

e) Albania 2, in Albania.

 

Inoltre:

─ 21.285.597 euro per la partecipazione all'operazione militare dell'Unione europea in Bosnia-Erzegovina, denominata ALTHEA;

─  638.599 euro per la partecipazione alla missione Ue nei territori della ex Jugoslavia (EUMM).

─  727.361 euro per la partecipazione alla missione Temporary International Presence in Hebron (TIPH 2),

─  3.037.774 euro  per la partecipazione alla missione dell'Unione europea di supporto alla missione dell'Unione africana in Sudan (AMIS II)

─  297.528 euro per la partecipazione alla missione United Nation Mission in Sudan (UNMIS).

─  114.106 euro per la partecipazione alla missione di polizia dell'Unione europea nella Repubblica democratica del Congo, denominata EUPOL Kinshasa.

─  1.656.594 euro per la partecipazione alla missione Ue di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah (EUBAM Rafah).

─  136.311 euro per la partecipazione alla missione United Nations Peacekeeping Force in Cipro (UNFICYP)

─  6.525.541 euro per la partecipazione alla missione NATO di soccorso umanitario e di supporto alla ricostruzione in favore delle popolazioni del Pakistan colpite dal violento terremoto dell'8 ottobre 2005.

─  5.165.000 euro per la fornitura di mezzi, materiali, attrezzature e servizi, nonche' per la realizzazione di interventi infrastrutturali e l'acquisizione di apparati informatici e di telecomunicazione nell'ambito della prosecuzione dei programmi di cooperazione militare con l'Albania.

 (Fonte: ANSA (http://www.ansa.it) 30 giugno 2006)

 

In palese contrasto con quanto previsto dall'art.11 della Costituzione, motivo fra gli altri e alle origini del nostro netto e forte dissenso nei confronti di questo processo, ci siamo impegnati e continuiamo a farlo contro la guerra e per la pace, chiediamo l'immediato ritiro delle truppe italiane da tutte le missioni militari che solo ipocritamente si possono definire "missioni di pace” e il corretto utilizzo delle somme destinate a finanziarle.

Contro il taglio della spesa sociale e il finanziamento di missioni militari

Contro le minacce degli USA ai paesi non allineati

Per la chiusura di tutte le basi militari NATO ed USA
Per il ritiro delle truppe da tutti i fronti di guerra

Contro la campagna anti-islamica

Contro la missione militare ONU in Libano