Personale Civile nel Comparto Sicurezza
Circa le voci che in questi giorni trapelano su un eventuale ingresso nel Comparto Sicurezza del Personale Civile, appare opportuno fare chiarezza.
Infatti, a oggi, l’unico emendamento peraltro in attesa di definitiva approvazione alla Camera, è quello presentato dall’On. Rizzetto (M5S), che chiede l’estensione all’ingresso del Personale Civile nei ruoli speciali della Difesa mediante Decreto da emanarsi a cura del Governo.
PROPOSTA DI INSERIMENTO PER IL PERSONALE CIVILE NEL RUOLO SPECIALE DELLA DIFESA
La proposta, inserita nell’emendamento a firma dell’On. Rizzetto e, pubblicata nel Bollettino delle Giunte e Commissioni Parlamentari Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni dell’11 giugno 2015, ha già ottenuto il via libera in Commissione Senato ed è in attesa di essere votata alla Camera.
Un emendamento importante che potrebbe vedere finalmente riconosciuti i compiti e funzioni svolte dalla componente Civile rispetto a quella Militare.
La proposta, qualora superasse lo scoglio della Camera, impegnerebbe il Governo a emanare apposito Decreto in merito.
Sarebbe il primo atto concreto, in ossequio ai dettami riportati nelle linee programmatiche del Ministro, illustrate al Parlamento il 12 marzo 2014, come riportato di seguito.
“In primo luogo, dobbiamo superare definitivamente quegli “steccati” che hanno circoscritto tradizionalmente i civili della Difesa a specifici compiti e funzioni, escludendoli da altre riservate di norma al personale militare. Con la ovvia eccezione dei compiti operativi, propri delle Forze armate, questo genere di differenziazione oggi non ha più alcun senso e, anzi, si tramuta in una penalizzazione per la stessa amministrazione della Difesa che, così facendo, rischia di sprecare l’opportunità di valorizzare le eccellenze sicuramente presenti anche tra il personale civile”.
Appare prematuro esprimere un giudizio in merito.
Resta bene inteso che l’USB Difesa non svenderà la Dignità dei Lavoratori in caso tale emendamento, qualora approvato, fosse oggetto di scambio di Diritti, poiché da anni i Lavoratori attendono da anni la valorizzazione del proprio ruolo riguardo, stanti le specificità del lavoro svolto in ambito Difesa.
Resta di fatto che, a causa della noncuranza rispetto agli impegni assunti dall’Organo Politico della Difesa, l’USB Difesa non tarderà a far sentire la propria voce in Piazza.
Roma, 19 Giugno 2015
Coordinamento Nazionale USB Difesa