QUALE FUTURO PER LO STABILIMENTO MILITARE DI BAIANO DI SPOLETO? UNA PROVOCAZIONE L'IPOTESI DI TRASFORMAZIONE IN C.P.T.

Perugia -

E’ ben nota l’opposizione della RdB-CUB alla guerra “senza se senza ma” e la continuità della lotta per la pace contro quella delle Finanziarie di guerra approvate in questi ultimi anni dai vari governi che hanno visto un aumento delle spese militari a scapito di quelle sociali.

 

Di conseguenza, netta è stata la contrarietà della RdB-CUB ad ogni ipotesi di privatizzazione degli Enti della Difesa, che inevitabilmente porterebbe a privilegiare la economicità rispetto alla sicurezza dei lavoratori e dei cittadini con la perdita del controllo pubblico e democratico sugli armamenti.

 

Allo SM.M.T. di Baiano è stata imposta (contro l’opposizione dell’80% dei avoratori) una conduzione dell’Ente di stampo privatistico con l’introduzione dell’Agenzia Industrie Difesa, che ha provocato solo una contrazione dell’organico e un restringimento dei diritti dei lavoratori.

 

Ad oggi, oramai, l’unanimità delle OO.SS. contesta, sotto tutti gli aspetti, tale impostazione che, oltretutto, non riesce a trovare per lo S.M.M.T. una Direzione capace di riorganizzare le attività dopo l’esplosione del 10 aprile 2005 (dovuta a manufatti difettosi prodotti dall’industria privata).

 

In breve a Baiano è in atto una Vertenza dove lavoratori, RSU e OO.SS. non si rassegnano affatto a subire un ridimensionamento o la privatizzazione del proprio Ente, e hanno esplicitato, a giugno u.s., le richieste di rilancio in una lettera aperta al Ministro La Russa, rimasta ancora senza alcuna risposta.

 

Improvvisamente, da alcuni organi di stampa, si legge che lo Stabilimento di Baiano sarebbe incluso tra i possibili siti umbri candidati ad ospitare un Centro di Permanenza Temporanea (C.P.T.) per gli immigrati.

 

A prima vista sembrerebbe una provocazione talmente grande da somigliare ad una battuta satirica; purtroppo i cittadini (sempre più poveri) e i lavoratori (sempre con meno diritti) stanno subendo così ripetuti attacchi e privazioni che non è più possibile meravigliarsi di niente, neanche di un’ipotesi così cervellotica che, se confermata, troverà la RdB-CUB di Baiano decisamente contraria.

 

D'altronde si esprime altrettanta contrapposizione al trattamento che stanno Ricevendo gli immigrati.

Il fenomeno dell’immigrazione in Italia e in Europa viene quasi esclusivamente legato a questioni di ordine pubblico e a modelli di reclusione/precarietà economici, sociali e politici. La cosiddetta “emergenza immigrati” è il ritornello quotidiano che ci viene propinato dalle cronache, diventando il capro espiatorio dei mali che attraversano la società italiana.

 

La conseguenza di tale atteggiamento è stata un’escalation di leggi che in un decennio (rovesciando la tradizione culturale, politica e giuridica del nostro paese), si è arrivati a veri e propri centri di detenzione per immigrati, contestati anche da quelle Associazioni di volontariato che da anni si interessano di immigrazione.

 

Tali centri e modelli di accoglienza non aiutano affatto ad affrontare alla radice i veri problemi degli immigrati regolari ed irregolari presenti in Italia: invece di corrispondere ad una esigenza di riconoscimento dei diritti sociali e di cittadinanza, spingono gli immigrati a condizioni disumane di sopravvivenza e alla illegalità, diventando facile preda del crimine organizzato.